A Ortona nasce il comitato per il recupero della chiesa della Santissima Trinità

Si è costituito a Ortona il comitato spontaneo per il recupero della chiesa della Santissima Trinità, al cimitero capoluogo.

Il comitato, presieduto dal professor Antonio Falcone, si avvale della consulenza dell’associazione ortonese di storia patria e dell’appoggio esterno del Fai (Fondo ambientale italiano). Su richiesta del comitato, infatti, la chiesa della Santissima Trinità è stata inserita dal Fai tra i "luoghi del cuore” che si possono votare sul sito dell'iniziativa. In alternativa si può aderire firmando le schede distribuite in vari punti di raccolta in città.

Per salvare la chiesa e partecipare al bando per l'assegnazione dei fondi messi a disposizione dal Fai e dalla banca Intesa-San Paolo, bisogna raggiungere, entro il 15 dicembre, 2 mila voti, tra schede e voti online. 

Il complesso all'attenzione del comitato è costituito dal convento e dalla chiesa. Costruito nel 1626, aveva 21 celle e tre infermerie  . Nel 1809, sotto la dominazione francese, il convento fu inserito tra quelli da sopprimere, cosa che accadde nel 1811. Il padri cappuccini riscattarono il loro convento nel 1825, ma nel 1870 fu ceduto dal Fondo per il culto al Comune di Ortona.

La chiesa ospitava numerose opere d’arte poste in salvo nel museo diocesano, tra cui “L’ incoronazione di Maria” (1640) di G.B. Spinelli (1613-1658), le tre tele di Tommaso Alessandrino (1570-1640) ovvero “Il giudizio Universale” del 1631, “La pietà di Chioggia” del 1629 e “L’assunzione della Vergine”del 1627.

Nel 1763, i frati cappuccini Maragoni costruirino l'altare ligneo e il tabernacolo. Nella chiesa sono ancora presenti l’organo e il coro ligneo, mentre nel chiostro c’è l’antica cisterna a due livelli. La chiesa, chiusa al culto  da 25 anni, ha subito vari restauri negli anni 1945, 1949 e 1952. Il convento è stato restaurato nel 1980, mentre la chiesa necessiterebbe di urgenti lavori di consolidamento delle strutture murarie.