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Coronavirus: visite vietate nelle strutture socio-sanitarie, ecco l'ordinanza della Regione

Il provvedimento firmato dal presidente della Regione prevede che venga effettuato lo screening di chiunque entri nella struttura per l’identificazione immediata di persone che presentino sintomi simil-influenzali e/o febbre

Nuova ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, che impone rigide misure alle strutture socio-sanitario abruzzesi nel momento di piena emergenza da Coronavirus. 

In particolare, l'ordinanza 16 firmata ieri (giovedì 26 marzo), dispone una serie di restrizioni da applicare a case di cura e di riposo. In particolare: 

  • vietato l’accesso alla struttura ai familiari e conoscenti, siccome indicato nel DPCM n. 9 marzo 2020 art.2, comma q. La visita potrà essere autorizzata in casi eccezionali (ad esempio situazioni di fine vita) soltanto dalla direzione della struttura, previa appropriata valutazione dei rischi-benefici. Le persone autorizzate dovranno comunque essere in numero limitato e osservare tutte le precauzioni raccomandate per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2. Nel caso di accesso alla struttura, sarà comunque assolutamente necessario impedire l’accesso a persone che presentino sintomi di infezione respiratoria acuta, anche di lieve entità, o che abbiano avuto un contatto stretto con casi di COVID-19 sospetti o confermati negli ultimi 14 giorni;

  • obbligo di mettere in atto un sistema per effettuare lo screening di chiunque entri nella struttura in modo tale da consentire l’identificazione immediata di persone che presentino sintomi simil-influenzali e/o febbre;

  • dare disposizioni agli operatori affinché prestino attenzione al proprio stato di salute relativamente all’insorgenza di febbre e/o sintomi simil-influenzali e, nel caso di insorgenza di quadri clinici compatibili, evitino di recarsi al lavoro;

  • valutare la presenza di febbre e segni e sintomi di infezione respiratoria acuta o di insufficienza respiratoria e altri fattori di rischio (ad esempio contatto con casi di COVID-19) nei nuovi residenti ammessi o ri-ammessi nella struttura;

  • monitorare con attenzione l’insorgenza di febbre e segni e sintomi di infezione respiratoria acuta o di insufficienza respiratoria nei residenti nella struttura e, se necessario, comunicare tempestivamente al personale medico e proseguire con approfondimenti diagnostici e gestione del residente secondo protocolli locali.

Le direzioni delle strutture socio-sanitaria dovranno garantire "il rigoroso rispetto di tutte le misure ivi previste e consigliate", compreso il divieto di visite dall'esterno, se non per motivi particolari. Qualora venga accordato l'accesso alla struttura, questo è impedito a coloro che presentino sintomi di infezione respiratoria acuta, anche di lieve entità, o che abbiano avuto un contatto stretto con casi di Covid 19 sospetti o confermati negli ultimi 14 giorni.

L'ordinanza dispone anche che le strutture attivino "il rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza, designando altresì in ogni struttura un referente per la prevenzione e controllo di COVID-19 con il compito specifico di porre in essere nella struttura le misure di prevenzione e controllo previste e monitorarne l’attuazione, in stretto contatto con le autorità sanitarie locali".

Sarà compito delle direzioni generali aziendali "eseguire e monitorare l’esecuzione delle misure adottate con la presente ordinanza".

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