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Gli operatori del Cup a Schael: "Il mal funzionamento del servizio prenotazione non dipende da noi"

I lavoratori dell'appalto Cup della Asl 2, rappresentati dalla Filcams Cgil, chiedono un incontro chiarificatore dopo le dichiarazioni del direttore generale Schael

Gli operatori del Cup della Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti, rappresentati dalla Filcams Cgil Chieti, chiedono un confronto per avere chiarimenti in merito alle dichiarazioni del direttore generale Thomas Schael in occasione della conferenza stampa di lunedì a Lanciano.

In quell'occasione, riferisce il sindacato in un comunicato, il dg ha riportato “che l’utente rivolgendosi al servizio di prenotazione aziendale può non ottenere risposta per incapacità dell’operatore e non per mancata disponibilità di erogazione da parte dell’azienda, dando un’informazione errata sulle procedure e soprattutto fuorviante nei meriti della responsabilità sulla funzionalità del servizio di prenotazione”.

“Gli addetti al servizio di prenotazione aziendale non sono dipendenti della Asl – precisano gli operatori del Cup - il servizio è stato esternalizzato da anni e svolgono quotidianamente con dovere e impegno la loro mansione nonostante le numerose criticità segnalate costantemente sia alla ditta appaltatrice che appaltante, problemi come le numerose disconnessioni e rallentamenti della rete informatica che purtroppo causano enormi disagi anche all’utenza che è costretta a file interminabili ed estenuanti. La riduzione di sportelli e di ore sul servizio, i malfunzionamenti e le mancate risposte alle richieste degli utenti generano un malcontento che gli operatori riescono a gestire ormai con maturata professionalità anche se in alcuni casi non si è riusciti ad evitare delle vere e proprie aggressioni agli impiegati agli sportelli”.

“Non riteniamo corretto declinare le responsabilità di mancate disponibilità aziendali per le prenotazioni agli operatori – si afferma nel comunicato - che possono semplicemente proporre i calendari disponibili che comunque sono organizzati da responsabili della Asl, è un’informazione scorretta e ingannevole. I lavoratori dell’appalto Cup hanno garantito il servizio anche nei periodi in cui per cause a loro non imputabili non hanno percepito lo stipendio nei tempi previsti e con ritardi rilevanti, precisando che abbiamo sempre denunciato che il Ccnl del Multiservizi applicato non è a nostro parere idoneo per il tipo di mansione e di responsabilità richiesta nel servizio. Durante il periodo della pandemia tutti gli operatori hanno dato massima disponibilità a svolgere qualsiasi tipo di servizio, dal recupero delle prestazioni alle prenotazioni di tamponi e vaccini al contact tracing, dimostrando grandi capacità di flessibilità e competenze per garantire massima efficienza e assistenza agli utenti in un rapporto di fiducia reciproco”.

“La possibilità della presa in carico delle richieste di prestazione da parte dell’azienda a cui fa riferimento il dg – si precisa ancora - riguarda solo alcune visite specialistiche e alcuni esami strumentali richiesti in classe di priorità, come ad esempio Tc, ecografie internistiche o muscoloscheletriche, Rm e quindi non è prevista per tutte le prescrizioni e purtroppo per il numero elevato di richieste che si raccolgono a volte si è costretti a un blocco temporaneo del servizio. Invitiamo – concludono – la direzione generale della Asl 2 ad un incontro, nei tempi e nelle sedi che riterrà più opportune proponendo una collaborazione che porterebbe ad un miglioramento delle condizioni lavorative e ad un efficientamento del servizio a vantaggio di tutta la comunità, anche secondo le volontà espresse dal dg stesso in più occasioni”.

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