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Open day vaccinale ad Atessa a cura del Rotary Club Atessa Media Val di Sangro

Nel corso della mattinata, con la collaborazione della Asl, sono stati impegnate 16 persone tra volontari, medici e infermieri, quasi tutti soci del club, che hanno gestito un’affluenza di circa 200 persone

Open day per le vaccinazioni contro il Covid 19, domenica, all'ospedale San Camillo di Atessa, a cura del Rotary club Atessa Media Val di Sangro.

La mattinata autorizzata dalla Asl ha visto come protagoniste 16 persone tra volontari, medici e infermieri, quasi tutti soci del club che hanno gestito un’affluenza di circa 200 persone che si sono vaccinate senza prenotazione. I cittadini sono arrivati non solo da Atessa, ma anche dai centri limitrofi, come Casoli, Paglieta, Torino di Sangro, Perano, Scerni, Gissi. Hanno ricevuto la vaccinazione anche moltissimi ragazzi extracomunitari ospitati nel territorio di Atessa.

La presidente di club Annalisa Antichi racconta di numerosi ringraziamenti da parte dei vaccinati che hanno accolto l’iniziativa e apprezzato che fosse di domenica, giorno di riposo per tanti lavoratori. La collaborazione con il personale sanitario che anche in precedenza aveva gestito le vaccinazioni in loco ha fatto sì che l’organizzazione fosse impeccabile. L’open day è stato possibile anche grazie al progetto “We Stop Covid” dedicato a supportare la campagna vaccinale nazionale iniziato alla primavera del 2021.

Oltre ai tecnicismi dell’organizzazione brillantemente superati grazie alle tante diverse e qualificate professionalità dei soci, e ai centri di coordinamento locali (Lanciano, Vasto, Chieti) che dialogano continuamente con i responsabili delle relative aziende sanitarie per ottimizzare il servizio, la parte più rilevante dell’impegno rotariano si esprime con decine di medici e volontari per affrontare con la necessaria sensibilità ed empatia le più diverse mansioni: dall’anamnesi, riservata ai medici, all’inserimento dei dati e alla consegna dei certificati vaccinali, dall’accoglienza all’igienizzazione delle sedute e a tutto quel che serve nei diversi momenti del proprio turno. Sempre con la consapevolezza di accompagnare i vaccinandi, spesso vulnerabili, a un appuntamento tanto atteso, ma non per questo privo di timori, nel quale anche una piccola attenzione, come fornire una penna per compilare i moduli, far compagnia durante le attese facendo trasparire un sorriso anche sotto le mascherine, è di fondamentale importanza.

I positivi effetti collaterali, non prevedibili o immaginabili, sono davvero tanti, soprattutto per la nuova consapevolezza del ruolo che il Rotary può e deve interpretare nella comunità. Un ruolo che storicamente ha sempre avuto e che ora, con la forza dell’impegno personale dei propri volontari, sta decisamente ribadendo.

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