rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Attualità

Omicron, Foschi: "Nonostante il boom di contagi potrebbe essere l’inizio di una discesa della pandemia, ma no ad abbassare la guardia"

Parole di speranza per il nuovo anno da parte del dottor Massimiliano Foschi, cardiochirurgo dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti e vicesegretario regionale abruzzese della Lega

C’è speranza di un inizio della discesa della pandemia nonostante il boom di contagi: a conclusione del secondo anno di un incubo chiamato coronavirus è ottimista il dottor Massimiliano Foschi, cardiochirurgo dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti e vicesegretario regionale abruzzese della Lega.

“Dalla situazione che sta emergendo, per i vaccinati la variante Omicron causa effetti meno gravi e meno ricoveri, chi è contagiato non presenta un quadro polmonare preoccupante e non ha trombosi in una percentuale molto elevata. Pare che questo nuovo virus si limiti esclusivamente e principalmente ad attaccare il primo tratto delle vie respiratorie: nonostante il boom con diverse decine di migliaia di contagi, potrebbe quindi essere l’inizio, magari, di una discesa della pandemia, una buona notizia. Ma non bisogna abbassare la guardia, occorre mantenere le misure di sicurezza, a partire dalla mascherina, e continuare soprattutto con le vaccinazioni” rammenta.

Per Foschi la speranza è che omicron, frutto di mutazioni genetiche del Covid originario, sia l’inizio di questo depotenziamento. Un’altra buona notizia per il dottore è l’approvazione da parte dell’Ema del nuovo vaccino proteico di Novavax: “Potrebbe avere una efficacia molto più duratura rispetto a quella dei vaccini M-rna – dice - che purtroppo garantiscono protezione per pochi mesi. Dunque, possiamo concludere che siamo sì in una quarta ondata ma che per fortuna non ha niente a che vedere con le precedenti. Bisogna avere ancora un po' di cautela e stringere ancora i denti, non siamo sicuramente tranquilli ma sono ottimista. Nelle prossime settimane avremo molto da fare ma non credo che si riproporranno quei numeri che abbiamo visto l'anno scorso. Prima c'era l'influenza e altri virus respiratori, ora c'è anche il Covid che potremo però gestire”.

Nell'imminenza del cenone, il medico esprime un concetto chiaro: “Non c'è da terrorizzare nessuno. Non si deve dire che chiuderemo tutto, gli italiani devono continuare a fare quello che hanno fatto fino ad oggi, cioè proteggersi con i dispositivi e continuare a vaccinarsi. La storia della medicina insegna che i virus, dopo aver anche dimezzato la popolazione, non sono mai più tornati nel luogo del delitto, e sono diventati virus innocui e quindi non patogeni”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicron, Foschi: "Nonostante il boom di contagi potrebbe essere l’inizio di una discesa della pandemia, ma no ad abbassare la guardia"

ChietiToday è in caricamento