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Obbligo vaccinale per gli over 50: cosa fare se si riceve ingiustamente la sanzione

Entro 10 giorni dalla ricezione della raccomandata, gli interessati devono inviare alla Asl dell'azienda sanitaria l’eventuale certificazione relativa al differimento, esonero o avvenuta vaccinazione italiana o all'estero

Può capitare, per un errore dei sistemi, che la sanzione prevista per inadempienza all'obbligo vaccinale per le persone con più di 50 anni venga recapitata anche a chi, invece, è in regola o ha un'esenzione certificata. Cosa fare, allora, per evitare di pagarla?

La Asl Lanciano Vasto Chieti ha reso note le indicazioni sul da farsi nel caso in cui il ministero della Salute, tramite l'Agenzia delle entrate, richieda il pagamento della sanzione. 

Entro 10 giorni dalla ricezione della raccomandata, gli interessati dovranno trasmettere al Siesp (Servizio di igiene epidemiologica e sanità pubblica) dell'azienda sanitaria l’eventuale certificazione relativa al differimento, esonero o avvenuta vaccinazione italiana o all'estero, inviando una mail a sanzionicovid@asl2abruzzo.it. In allegato dovranno spedire copia valida del documento d’identità, copia della tessera sanitaria, copia della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, copia di eventuali differimenti, esoneri o avvenuta vaccinazione in Italia o all’estero.

A quel punot, la Asl dovrà trasmettere per via telematica, attraverso l’apposito sistema, all’Agenzia delle entrate e riscossioni, entro 10 giorni dalla comunicazione dei destinatari, un’attestazione relativa all’insussistenza dell’obbligo vaccinale o all’impossibilità di adempiervi.

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