Alla d'Annunzio 1.310 candidati per il nuovo test di Medicina e Odontoiatria: è il primo che misura anche il grado di difficoltà della prova
Tra le novità più rilevanti, anche la possibilità di accedere alla prova già dal quarto anno delle superiori e di poterla ripetere quattro volte, iscrivendosi poi alla graduatoria con il migliore punteggio conseguito
Inizia martedì (18 aprile), all'università Gabriele d'Annunzio di Chieti, il nuovo test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, il cosiddetto Tolc-Med. Un appuntamento a cui sono attesi 1.310 candidati e che durerà tre giorni, per poi ripetersi a luglio e concedere così una nuova possibilità agli aspiranti camici bianchi.
Si tratta della seconda volta che l'università italiana anticipa i test d'ingresso, tradizionalmente organizzati a settembre, alla primavera. Un'eccezione in tal senso risale al 2014, quando le prove valide per l'anno accademico 2014/2015 vennero convocate nel mese di aprile, ma restò un unicum: già nel 2015, si tornò alle tradizionali prove settembrine.
Il periodo dell'anno, però, non è l'unica novità di questa sessione, la prima con la nuova organizzazione. Com'è noto, da quest'anno l'esame per tentare di conquistare un posto nei due corsi di laurea magistrale è stato rivoluzionato, consentendo agli studenti di ripeterlo fino a quattro volte, per poi entrare in graduatoria con il punteggio migliore ottenuto nei quattro test, e di affrontare i quiz già dal quarto anno delle superiori.
Resta invece invariata la graduatoria nazionale: una volta stilato l'elenco, in base al punteggio ottenuto ogni candidato avrà diritto a scegliere la sede di suo gradimento, in base ai posti disponibili nel bando di concorso.
"Negli anni passati - spiega il presidente della Scuola di Medicina, Liborio Stuppia, eletto prossimo rettore dell'ateneo - c’era una forte critica anche da parte di noi docenti sulle modalità del test, perché abbiamo sempre ritenuto che non si potesse decidere l’ammissione a Medicina sulla base di una sola prova".
Così, il ministero ha studiato la possibilità di sostenere il test anche se si frequenta il quarto o il quinto anno delle scuole superiori. In più, i quiz vengono svolti su computer opportunamente predisposti e la correzione è automatica: una volta terminato l'esame, il sistema genererà un voto subito noto al candidato. Una modalità che consente di tagliare i tempi della distribuzione e del ritiro delle prove cartacee, ma che permette anche di sottoporre ai candidati quiz diversi tra loro. L'obiettivo, insomma, è snellire le procedure e fare in modo che le future matricole non si giochino il tutto per tutto in una sola occasione, dovendo poi aspettare 12 mesi per riprovare in caso di esclusione.
Alla d'Annunzio, come detto, la prima sessione delle prove inizierà martedì e durerà fino a giovedì 20 aprile. Gli iscritti al test di ammissione verranno divisi per blocchi nei diversi giorni e suddivisi nelle aule informatiche del campus teatino: "Mentre prima arrivavano 1.000-1.500 candidati alla volta - ricorda Stuppia - stavolta ci saranno gruppi più contenuti in ogni giornata, ma per cautela sarà comunque sospesa l’attività didattica in presenza".
"La novità più importante - aggiunge il presidente della Scuola di Medicina della d'Annunzio - sta nel fatto che lo studente può fare quattro prove e i quattro voti gli verranno congelati. Dopodiché, quando andrà a iscriversi, presenterà il voto migliore fra i quattro e con questo entrerà in graduatoria. È importante perché così non si andranno a penalizzare gli studenti che per qualsiasi motivo hanno fatto una brutta prova, visto che hanno quattro diverse possibilità e utilizzeranno poi la migliore. Mi auguro che questo faccia scendere i ricorsi, di certo il sistema così ci garantisce di più perché è totalmente automatico e permette che non ci siano passaggi suppletivi, oltre alla correzione, che era comunque automatica, ma i compiti dovevano essere trasferiti. Ora, tutto sarà sveltito dal fatto che non bisognerà consegnare il compito, con tutte le procedure previste prima, ogni prova sarà diversa dalle altre: è un sistema molto più semplice, io lo apprezzo come un passo avanti".
Inoltre, potrebbe capitare che uno studente iscritto alle scuole superiori possa già ottenere un punteggio alto e, con quello, accedere poi alla graduatoria valida per l'anno accademico successivo a quello in cui avrà conseguito il diploma.
Sul fronte delle materie oggetto dell'esame, quest'anno verrà data importanza maggiore alle conoscenze di biologia e chimica, mentre sono stati ridotti i quiz di cultura generale, trasformati in interpretazione del testo, e logica.
Una delle novità più eclatanti risiede nella valutazione della prova. Proprio perché i test saranno generati dal sistema e dunque tutti diversi tra loro, la prova sarà valutata non solo in base alle risposte fornite dal partecipante, che potrà ottenere 1 punto per ogni quesito a cui avrà risposto correttamente e -0,25 per ogni errore, ma anche a seconda della difficoltà della prova.
Secondo il principio della "equalizzazione dei punteggi", infatti, è prevista "una misurazione statisticamente corretta della difficoltà della prova": il punteggio finale, dunque, sarà assegnato sommando quello delle risposte a un numero che misura l'indice di difficoltà della prova, denominato "coefficiente di equalizzazione", misurato attraverso formule matematiche che saranno poi rese note al candidato.
In questo modo, secondo il ministero, "i risultati conseguiti dai candidati, anche in momenti diversi" saranno "tra loro comparabili" e verrà "garantita l’omogeneità delle prove somministrate e assicurato il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti".
"Da parte mia - sottolinea Stuppia - devo esprimere ringraziamenti all’equipe che ha lavorato alla preparazione dei test: siamo stati i primi in Italia a far uscire il bando, è stato un lavoraccio. Abbiamo dovuto verificare una serie di cose utili per poter affrontare al meglio l'esame di ammissione, dalla potenza del sistema della rete, alla prevenzione di qualsiasi rischio black out, il lavoro da fare è stato molto. Per la d'Annunzio, il ministero aveva calcolato un massimale per poter organizzare tutto al meglio a gruppi di circa 1.700 candidati, ma le domande sono state 1.310".