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Nuovo Prg di Ortona, Coordinamento Tu Viva: "Pesanti censure e lacune segnalate alle autorità"

Segnalati il troppo cemento e previsioni di espansione incongrue rispetto alle necessità

"La proposta di nuovo Prg di Ortona deve praticamente ripartire da zero dopo i pesantissimi rilievi e le prescrizioni formulati da diversi enti, in particolare Soprintendenza, ASL e Provincia di Chieti in conferenza dei servizi".

Il Coordinamento Tu Viva, con un accesso agli atti (poi pubblicati sul sito web del Comune), ha potuto leggere il verbale della conferenza dei servizi e i pareri raccolti dal comune. 

"Ebbene, pur chiudendo la conferenza in senso positivo, si subordina l'approvazione del nuovo PRG al rispetto delle prescrizioni e delle indicazioni sollevate dagli enti. Sembrerebbe fatta ma se si leggono appunto i pareri ci si accorge che praticamente il nuovo Prg dovrà ripartire da zero. Infatti la Soprintendenza ha bocciato del tutto aree di espansione delle frazioni, chiesto di stralciare previsioni di alcune categorie di impianti turistici dalla zona costiera, chiesto di ridurre in generale la pressione edilizia con ulteriori stralci totali o parziali di insediamenti previsti in aree vincolate o di alto valore paesaggistico.

Qui alcuni passaggi delle nota della soprintendenza:

"in termini generali, si evidenzia con disappunto che, nel passaggio dalla proposta di piano in adozione a quella oggetto dell'attuale valutazione, le previsione di espansione antropica di aree quali C2, espansione dell'impianto urbano e C3 nuovo impianto urbano, sia stato esclusivamente previsto un artificioso ed ingiustificato ampliamento delle aree, senza alcun riferimento coerente alla geomorfologia del territorio".

"considerato che il Piano prevede una significativa espansione antropica nel territorio, soprattutto nelle aree costiere, , anche in prossimità di riserve regionali e di aree tutelate ai sensi del D.lgs. 42/2004, proponendo nuovi impianti urbani ed estendendo il perimetro della quasi totalità delle contrade, non in coerenza con gli attuali criteri di pianificazione, che mirano a limitare il consumo di suolo a favore di una rigenerazione urbana delle aree degradate ed abbandonate o dismesse, oltre al recupero delle aree interne ai centri storici"

Ancora più dura la posizione della Provincia di Chieti che nel suo parere ha richiamato come parte integrante - e quindi da rispettare - quello già rilasciato nel 2011 al momento della formazione del nuovo piano in quanto la proposta in discussione oggi non si è conformata a quanto richiesto già dieci anni fa. Ebbene, in quel parere di decine di pagine la Provincia bocciava senza appello l'impostazione stessa del Piano, lamentando l'eccesso di cemento a fronte di analisi territoriale e demografica incongrua. Basta dire che il capitolo sulle aree di espansione inizia così "Infatti il PRG appare carente nella fase analitica di ricostruzione del quadro delle conoscenze, non rappresentando né documentando, approfonditamente, le dinamiche insediative, le previsioni dimensionali residenziali, turistiche e produttive e non dotandosi di quel bagaglio analitico (studio di dettaglio sulle tipologie edilizie, sulle percentuali di dispersione territoriale, sulla parcellizzazione fondiaria, sulla compromissione delle previsioni attuative del previgente PRG e sulla capacità insediativa residuale inespressa)." 

Oppure, sull'ambito costiero "Le nuove proposte insediative sembrano prefigurare ulteriori pressioni volumetriche (turistiche e non), non verificate con il sistema della mobilità e dei servizi in un ambito già di per sé con evidenti criticità soprattutto nel periodo di maggiore fruizione (accessibilità, sosta, sicurezza, inquinamento ecc.)".

Infine la ASL ha rilevato importanti lacune, dalle aree di rispetto dell'impianto ENI a rischio di incidente rilevante ai corridoi con relative fasce di rispetto degli elettrodotti e altre questioni attinenti la tutela della salute pubblica.

"Il Coordinamento Tu Viva, rilevando la contraddizione di aver concluso positivamente la conferenza dei servizi, davanti a macroscopiche bocciature e censure, con l'escamotage dell'obbligo di rispettare le prescrizioni arrivate dagli enti, ieri ha scritto al Comune evidenziando che dovendo accogliere nel concreto queste indicazioni il PRG dovrà comunque ripartire da zero. Altrimenti, se si dovesse andare avanti come se nulla fosse, il nuovo piano, che prevede decine di ettari di cementificazione, anche in aree pregevoli come l'ingresso delle riserve dell'Acquabella e di Ripari di Giobbe, verrebbe quasi certamente fermato dai giudici in caso di ricorso. In realtà sono state confermate tutte le preoccupazioni sollevate in sede di Valutazione Ambientale Strategica da diverse realtà del coordinamento, nonostante un documento di analisi ambientale anche in quel caso gravemente carente e infondato. Ortona ha già consumato il 13% del proprio suolo, contro una media nazionale del 7% e una regionale del 5%. L'unica opzione possibile è quella del consumo di suolo zero, del recupero del centro storico e degli edifici abbandonati e della rinaturalizzazione dove possibile" così commenta il Coordinamento Tu Viva i risultati della conferenza dei servizi sulla proposta di nuovo Prg di Ortona.

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