Ritorno a scuola, abolite le zone gialle, restano coprifuoco e divieto di uscire dalle regioni: il nuovo decreto di aprile
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il provvedimento che prevede anche l'obbligo di vaccino per gli operatori sanitari e la possibilità di andare nelle seconde case
Rientro in classe fino alla prima media anche anche in zona rossa, nessuna regione in zona gialla per tutto il mese, ancora validi coprifuoco e divieto di spostamento fra regioni.
Sono i contenuti del decreto approvato ieri (mercoledì 31 marzo) dal Governo Draghi e che resterà in vigore fino al 30 aprile.
L'Italia resterà "bicolore" per tutto il mese: nessuna regione potrà tornare in zona gialla, con l'allentamento delle misure restrittive. Si può sperare in deroghe solo nel caso di un decisivo calo dei contagi e di un aumento consistente delle somministrazioni del vaccino.
Scuola
Si torna in classe in presenza, anche nelle zone rosse, fino alla prima media. Nelle zone arancioni, invece, torneranno a scuola anche gli alunni di seconda e terza media e delle superiori, ma al 50%. A differenza di quanto accaduto finora, i presidenti di Regione non potranno più emanare ordinane più restrittive e chiudere le scuole.
Zona gialla
Fino a venerdì 30 aprile, tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha più volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato "una capacità di contenere l'aumento dell'incidenza ma non la capacità di ridurla". Secondo quanto prevede il decreto, alla metà del mese ci sarà una verifica dell'andamento epidemiologico e, se i dati lo consentiranno, si valuterà l'eventuale ritorno in giallo di alcune regioni, con la riapertura di bar, ristoranti, cinema e teatri.
Ovviamente, tutto dipenderà, oltre che dai contagi, dall'andamento della campagna vaccinale, soprattutto su anziani e categorie fragili.
Spostamenti fra regioni
Resta vietato uscire dalla regione di residenza o domicilio, a meno che non si possieda una seconda casa. Ci si può invece spostare per ragioni di lavoro, salute e necessità. È in ogni caso consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Seconde case
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive.
Visite ad amici e parenti
In zona rossa non sarà consentito far visita ad amici e parenti. In zona arancione, all'interno del comune di residenza, si potrà far visita una sola volta al giorno, in non più di due persone.
Coprifuoco
Resta in vigore il coprifuoco, con il divieto di uscire di casa dalle ore 22 alle 5 del mattino, a meno che non ci siano ragioni di lavoro, salute o necessità.
Bar e ristoranti
Restano chiusi al pubblico bar e ristoranti. Sono consentiti l'asporto, fino alle ore 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22, solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.
Palestre, piscine, cinema, teatri, musei
Resteranno chiusi almeno fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all'aperto. Possibile riapertura anche per i musei.
Viaggi
Tutti coloro che hanno soggiornato o transitato, nei 14 giorni antecedenti all'ingresso in Italia, in uno o più Stati o territori dell'Unione Europea, sono obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena. Lo prevede l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, valida fino al 6 aprile.
Concorsi pubblici
Si sblocca l'organizzazione dei concorsi pubblici: si potranno svolgere le prove su base regionale e provinciale e, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.
Vaccini
Scatta l'obbligo di sottoporsi al vaccino anti Covid per chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all'andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l'immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. È previsto anche lo 'scudo penale': il nuovo decreto esclude la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti Covid, per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, qualora le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del ministero della salute relative.
Pasqua
Com'è noto, nei giorni di sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile, tutta l'Italia sarà in zona rossa. Non ci si potrà spostare all'interno del comune di residenza, ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in massimo di due persone (più eventuali minori di 14 anni conviventi) per far visita a parenti o amici nella stessa regione. È consentito fare attività motoria solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all'aperto in forma individuale.