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Approvate le nuove tariffe Tari, per il 2023 aumenti medi dell'8 per cento

La delibera passa ora al vaglio della commissione e, mercoledì, del consiglio comunale; l'amministrazione motiva la rimodulazione: "Inevitabile per via del rincaro dei costi del servizio e del dissesto”

Nella mattinata di oggi la giunta comunale ha adottato la delibera sulle tariffe della Tari. Il provvedimento sarà al vaglio della commissione consiliare competente e del consiglio comunale nella seduta fissata per mercoledì (31 maggio).

“La Tari di quest’anno risente di tante cose – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori ad Ambiente e Finanze Chiara Zappalorto e Tiziana Della Penna – Essendo un Comune in predissesto che sta andando verso il dissesto a fronte del pronunciamento della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio, abbiamo dovuto revisionare gli importi, perché i costi del servizio devono essere per legge coperti al cento per cento dagli introiti dell’utenza domestica e non domestica. Non solo, l’attuale piano deve tenere conto di costi maggiori del servizio dovuti anche agli aumenti Istat, oltre che legati alla situazione economica generale condizionata dal caro energia e dall’inflazione. Proprio per questo, abbiamo però scelto di mantenere contenute le revisioni delle tariffe, agendo sul fondo crediti di dubbia esigibilità e non andando oltre l’8 per cento medio di rimodulazione, questo per tutelare i soggetti destinatari e anche l’ente, perché tale percentuale ci consente maggiori incassi e incide di poco sull’utenza".

"L’auspicio - aggiungono - era andare verso una diminuzione della Tari, cosa che avremmo voluto portare avanti vista pure la virtuosità dei nostri concittadini che ci consentono percentuali importanti sulla raccolta differenziata e in costante crescita, la situazione finanziaria del Comune quest’anno non ci offre altra scelta, il dissesto causato da anni di cattiva amministrazione ha come diretta conseguenza anche questo effetto, che noi abbiamo cercato in ogni modo di evitare tentando la complessa e doverosa sfida del piano di riequilibrio economico e finanziario. Dal canto nostro, se ci saranno strumenti governativi che consentiranno sgravi, che quest’anno, finita la pandemia, non sono stati definiti, li promuoveremo com’è accaduto negli ultimi due anni con una risposta positiva anche da parte dell’utenza cittadina”. 

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