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Nuova sede numismatica al museo civico Porta della Terra: venerdì l'inaugurazione

La soprintendenza presenta la sezione numismatica del museo civico di San Salvo l

Una nuova sezione numismatica nel museo civico Porta della Terra di San Salvo verrà inaugurata venerdì 3 dicembre, alle ore 17. "La storia di San Salvo attraverso le monete” è un'iniziativa fortemente voluta dall’assessorato alla cultura e frutto del lavoro sinergico dell’amministrazione comunale e della Soprintendenza crcheologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara.

A illustrare il nuovo spazio espositivo è appunto la Soprintendenza: oltre 100 le monete che offrono, nell’ambito della ricerca e dell’archeologia, una nuova tipologia di lettura sulla storia di San Salvo, dal III secolo a.C. al XX secolo; il museo è aperto al pubblico il sabato dalle 17 alle 20, a cura di Parsifal società cooperativa.

Il museo civico Porta della Terra

Sorge nel cuore del centro storico di San Salvo e offre un viaggio a ritroso nel tempo, lungo quasi 3.000 anni. I reperti archeologici sono collocati tra i resti delle antiche mura rinvenute e testimoniano un importante centro abitato che in età romana viveva di intensi scambi commerciali e culturali con tutti i territori dell’Impero Romano; la civiltà e la religiosità del popolo frentano è raccontata attraverso i preziosi oggetti dedicati al culto dei defunti.

Nel medioevo il Quadrilatero assunse la sua forma definitiva, ancora oggi riconoscibile: alla fine del XIII secolo nel sito, già occupato da un importante insediamento tardoromano, fu costruita la potente abbazia dei Santi Vito e Salvo del Trigno, che riformò una comunità benedettina qui presente almeno dal 1173. Gli scavi hanno permesso di riconoscere alcune fasi edilizie dell’insediamento medievale e l’organizzazione spaziale dell’abbazia. Hanno inoltre restituito numerosi oggetti prodotti o utilizzati dalla comunità religiosa.

In età romana l’area dell’odierno Quadrilatero fu interessata da un massiccio intervento edilizio che rientrava in un più ampio programma imperiale volto al potenziamento delle comunicazioni tra l’Italia ed i Balcani. Le indagini archeologiche hanno chiarito che nel III secolo d.C. il sito era un importante mercato di prodotti destinati per lo più all’esportazione marittima e, insieme, un luogo di stoccaggio e di organizzazione del trasporto delle vettovaglie destinate alle legioni dislocate lungo il confine danubiano.

In età arcaica sorsero nel territorio di San Salvo numerosi villaggi documentati a livello archeologico dalle relative necropoli. I reperti esposti provengono da corredi funerari appartenenti ai Frentani che, come sappiamo dalle fonti antiche, occupavano la fascia costiera del Molise e  dell’Abruzzo centro-meridionale.

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