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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Medico di famiglia ed ex Usca per la presa in carico del paziente: il nuovo modello di gestione sanitaria dei positivi al Covid

L'obiettivo è ridurre gli accessi ai pronto soccorso. Il nuovo modello illustrato dall’assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì

Il medico di base e le unità ambulatoriali dei medici ex Usca saranno il perno del nuovo modello territoriale per la gestione dei pazienti Covid, illustrato questa mattina in Regione dall’assessore alla Sanità Nicoletta Verì.

L’obiettivo è ridurre gli accessi ai pronto soccorso. Il nuovo modello prevede un “team di medici”, ex Usca (le unità di continuità assistenziale), attivo nelle quattro province abruzzesi, che prenderà in carico il paziente-Covid che sarà attivato dal medico di famiglia generale (è previsto un numero di telefono unico), oppure dalla guardia medica nei giorni festivi e prefestivi. Sarà il medico di famiglia a valutare il percorso diagnostico da seguire. 

L’ equipe sarà composta da 16 medici nella Asl di Chieti.

“Come sappiamo – spiega l’assessore Verì a il Pescara.it– i casi di Covid sono sì aumentati, ma sono casi che non hanno una complessità dal punto di vista assistenziale. E' però importante valutarli e soprattutto seguirli e curarli con una rete territoriale adatta a loro. Dopo la chiusura delle Usca abbiamo organizzato un'attività sul territorio finalizzata a questo tipo di assistenza. Il medico di medicina generale è il punto fondamentale, ma sarà affiancato nei giorni in cui non è presente da un'unità di medici, gli ex Usca, che hanno continuato attraverso un contratto a lavorare, e attraverso la continuità assistenziale. Si apriranno ambulatori dedicati in base alla redistribuzione sul territorio  dove si potranno eseguire i testi diagnostici importanti per aver una prima risposta e valutare se il paziente debba essere o meno ricoverato”.

“Il virus non si è calmato e lo vediamo dalla rapidità di diffusione: siamo noi che abbiamo sviluppato gli anticorpi. Bisogna ridare una pseudo normalità ai pazienti covid perché il sistema sanitario non può essere travolto”, ha aggiunto il direttore regionale del Dipartimento salute, Claudio D’Amario, presente in condferenza stampa.

L’assessore Veri ha anticipato anche una riorganizzazione delle aperture degli hub vaccinali, in considerazione dell’aumento di richieste di vaccinazioni.
 

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