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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"No al cibo sintetico in Abruzzo": Coldiretti raccoglie 15mila firme

La petizione è stata promossa per chiedere una legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico in Italia

Iniziativa di Coldiretti contro il cibo sintetico in Abruzzo. L'associazione esprime soddisfazione per la "condivisione arrivata nelle ultime ore dalle forze politiche, al di là delle diverse ideologie", nei confronti della petizione promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, per chiedere una legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico in Italia.

La raccolta firme, inaugurata appena dieci giorni fa, "ha già raggiunto - si legge in una nota - in Abruzzo oltre 15mila firme incassando l’adesione e il sostegno anche di personaggi della cultura, della società e della politica regionale.

“Il cibo sintetico, ribattezzato con il nome di “cibo Frankestein”, è un pericolo di dimensioni ed importanza enormi che, presentato strumentalmente come opportunità per l’ambiente e per la salute, cela attraverso false informazioni una precisa e devastante strategia delle multinazionali di annullamento del cibo inteso come condivisione, legame con la storia, risultato della tradizione e della cultura – dice Roberto Rampazzo, delegato confederale Coldiretti Abruzzo - di fronte a questo terribile scenario, Coldiretti sta chiamando a raccolta tutta la società per una battaglia comune a vantaggio dell’economia, della storia e della salute dei cittadini del nostro Paese, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo proprio per la genuinità e la qualità della produzione agroalimentare”.

Questa mattina, la terza commissione del Consiglio della Regione Abruzzo, presieduta da Emiliano Di Matteo, ha approvato all’unanimità una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi politici, a sostegno dell’iniziativa.

“Siamo infatti convinti – sottolinea il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio - che il cibo sintetico, oltre a limitare le scelte dei consumatori e ad omologare irreversibilmente le loro scelte, favorisca gli interessi di pochi operatori monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo, spezzi lo straordinario legame che unisce cibo e natura, possa avere impatti socio-economici molto pericolosi in quanto figlio di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite. Ringraziamo pertanto la commissione consiliare agricoltura che ha approvato la mozione e tutti i gruppi consiliari che ci stanno appoggiando in questa importante battaglia sindacale”.  

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