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Natale in zona rossa: cosa si può fare e quando serve l’autocertificazione

A queste regole di base il governo ha introdotto una serie di deroghe che riguardano gli incontri con parenti e amici, che di fatto permettono il pranzo di Natale

Secondo giorno di ‘zona rossa’ in tutta Italia, in base alle restrizioni decise dal governo nel decreto legge dello scorso 18 dicembre per le festività natalizie.

Da ieri, 24 dicembre, i controlli delle forze dell’ordine si sono intensificati per evitare assembramenti al di fuori delle chiese, dove le messe sono state celebrate in anticipo rispetto al solito, lungo le arterie principali e le vie dei negozi.

Ecco una mini guida delle regole in vigore oggi.

Natale in zona rossa: cosa si può fare e non fare 

Queste sono le regole in vigore dal 24 al 27 dicembre e poi di nuovo dal 31 dicembre al 3 gennaio, e il 5 e 6 gennaio (gli altri 4 giorni saremo  in zona arancione):
•    si potrà uscire per fare una passeggiata, vicino casa e con la mascherina, oppure fare attività sportiva da soli;
•    sono vietati gli spostamenti all'interno del proprio comune se non per i motivi di lavoro, salute o necessità e urgenza;
•    resta sempre in vigore il coprifuoco, che scatta alle 22 di stasera e dura fino alle 5 del giorno dopo;
•    se alla Vigilia ieri erano aperti solo i negozi di generi di prima necessità, farmacie, parafarmacie, tabaccai e così via; a Natale sono aperte le farmacie di turno;
•    è consentito in qualunque momento della giornata fare rientro alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione, rispettando il coprifuoco e con l'autocertificazione. 

Visite ai parenti e amici

A queste regole di base il governo ha introdotto una serie di deroghe che riguardano gli incontri con parenti e amici, che di fatto permettono il pranzo di Natale. È infatti possibile, per una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, solo all’interno della stessa regione, rispettando il coprifuoco (e quindi dalle 5 alle 22) e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti con le quali convivono. 

I genitori separati/affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare. 

Il governo ha consentito anche lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti  dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.

Nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente.

Natale con l'autocertificazione 

Per gli spostamenti bisognerà compilare l'autocertificazione, da consegnare alle forze dell'ordine in caso di controlli. L'autocertificazione valida è quella pubblicata sul sito del ministero dell'Interno e che porta ancora la data di ottobre 2020, quella dell'ultimo aggiornamento. In essa va indicato che lo spostamento è determinato da:
•    comprovate esigenze lavorative;
•    motivi di salute;
•    altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;

Quest'ultimo punto è quello da barrare nell'autocertificazione se ci si sta spostando per andare a casa di amici, aggiungendo nelle righe successive l'indirizzo di partenza e quello di destinazione ma, per motivi di privacy, non il nome della persona che si va a visitare. 

L’altra deroga riguarda gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore ai 5mila abitanti, i cui residenti possono spostarsi per una distanza non superiore ai 30 chilometri anche sconfinando rispetto alla propria regione. Non si può andare, però, nei capoluoghi di provincia. 
 

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