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La Civitella e Villa Frigerj riaprono con l'aiuto dei percettori del reddito di cittadinanza: l'annuncio di Comune e direzione dei musei

La data è il 15 giungo. La direttrice Margozzi e il vicesindaco De Cesare : “Utilizzeremo i puc (progetti utili alla collettività) per riaprire le esposizioni. Al lavoro sul rilancio a partire dalla programmazione estiva”

I musei la Civitella e Villa Frigerj riapriranno il 15 giugno: lo annunciano il Comune di Chieti la e Direzione regionale dei musei dopo un’intesa raggiunta fra i due enti, spiegando che negli ultimi mesi hanno lavorato per affrontare il problema legato agli organici dei due musei nazionali presenti in città e anche l’esigenza di trovare spazi di rappresentanza necessari alla Direzione regionale per espletare l’attività amministrativa.

“Siamo lieti di poter mettere nero su bianco la soluzione che consentirà la riapertura dal 15 giugno prossimo, restituendo alla fruibilità cittadina e regionale a due musei di grande valore e importanza – così il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare e la direttrice regionale dei musei d’Abruzzo, Mariastella Margozzi – . La mancanza di un turnover nell’organico, complicata dalle vicissitudini portate dalla pandemia, vedono sottodimensionato il personale adibito alle due realtà e dunque impossibile da assicurare la presenza dei 4 custodi richiesti dalla legge per tutta la turnazione di ognuno dei musei. Con le 10 unità di personale presenti fino ad oggi non era dunque possibile aprire, ma a fronte dell’impegno dell’amministrazione comunale a trovare una soluzione che consentisse di restituire la piena fruibilità dei due musei archeologici nazionali, sarà possibile ovviare a questa situazione, finché non verranno espletati i concorsi nazionali e regionali e non sia garantito nuovo personale dal Ministero. Con l’intervento del Comune siamo riusciti a firmare una convenzione con cui l’amministrazione metterà a disposizione 12 unità puc (progetti utili alla collettività) per coadiuvare e supportare il personale dei musei e garantire gli orari di apertura e, finalmente, in questo importante momento di ripresa e di ritorno alla vita, anche Villa Frigerj e La Civitella, con il loro inestimabile patrimonio, potranno tornare ad essere visitabili”.

La data del 15 giugno è dettata anche dalla necessità di garantire la formalizzazione dell’impiego dei percettori di reddito di cittadinanza da parte degli uffici comunali di competenza e le necessarie contrattazioni sindacali.

“Per La Civitella, con il direttore Marcello Iannicca, abbiamo individuato una modalità che renderà possibile l’effettuazione degli interventi di manutenzione richiesti in alcuni ambiti non interessati dalle esposizioni, che in queste settimane saranno effettuati senza interferire, né condizionare le visite del pubblico” aggiunge De Cesare.

L’amministrazione intanto è al lavoro per una programmazione estiva al parco archeologico, capienza ridotta per quanto riguarda l’anfiteatro, e nel rispetto dei protocolli Covid.

“Ci sono già delle ipotesi su cui stiamo lavorando - anticipa ancora il vicesindaco - e la cui praticabilità sarà verificata nei prossimi giorni con incontri e sopralluoghi, così come verrà vagliata anche la possibilità di riattivare il bar a servizio delle strutture. È un traguardo importante non solo per la città, ma per l’Abruzzo, che così torna ad avere ampia e completa la sua offerta culturale, con la ritrovata operatività di due dei musei di maggiore prestigio e valore dell’intero patrimonio del Paese”.

“L’intesa concretizza un impegno preso dalla nostra amministrazione sin da subito – commenta anche il sindaco Diego Ferrara – la cultura sarà uno dei temi della rinascita della città, oltre che un volano per il nostro territorio che può vantare presenze e storia e ritrovare una nuova centralità nel panorama nazionale. Per questo è stata già attivata la filiera istituzionale che arriva al Ministro ai Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, affinché con l’espletamento dei concorsi per il personale museale si trovi al più presto una soluzione definitiva ai problemi che i nostri e anche tutti gli altri musei nazionali vivono a causa degli organici. Insieme a tutte le istituzioni del territorio lavoreremo con piena disponibilità ed energia per restituire a Chieti l’importanza che merita come sede di eccezionali presenze culturali e artistiche e destinazione di un turismo capace di coniugare la bellezza dell’Ambiente alla sua millenaria storia”.
 

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