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Il ministero della Cultura premia il progetto "Buonanotte Contemporanea" nell'antico borgo di Montebello sul Sangro

Il progetto di rigenerazione territoriale, in cui arte natura e architettura convergono in un percorso che attraversa il vecchio borgo, è stato insignito di un riconoscimento in occasione del premio nazionale del paesaggio

Buonanotte Contemporanea, progetto di rigenerazione territoriale nel comune di Montebello sul Sangro, è stato insignito di un prestigioso riconoscimento del ministero della Cultura in occasione del Premio nazionale del paesaggio, manifestazione giunta alla IV edizione che individua i progetti che si sono distinti per la capacità di valorizzare il paesaggio attraverso azioni di salvaguardia, gestione e pianificazione, in linea con i 4 criteri indicati dall’Ue (esemplarità, sviluppo territoriale sostenibile, partecipazione, sensibilizzazione).

La cerimonia di premiazione si è svolta oggi, 14 marzo 2023, a Roma, nella sala Spadolini, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in occasione della Giornata nazionale del paesaggio.

Buonanotte Contemporanea è un progetto di rigenerazione territoriale inedito e interdisciplinare, ideato da Casa Associati degli architetti Fabio Armillotta, Carmela Palmieri e N.Marco Santomauro, in cui arte, natura e architettura convergono in un unico lavoro che realizza un percorso che attraversa il vecchio borgo e si addentra nel bosco di Monte Vecchio, lungo il quale il patrimonio edilizio tradizionale abruzzese si intreccia all’ambiente naturale e alle relazioni culturali.

L’arte contemporanea rende attrattivo Buonanotte, borgo abbandonato arroccato su una sella rocciosa tra la Maiella e il lago di Bomba, per future esperienze turistico-culturali, collocandosi in forma permanente nel percorso del borgo, e il borgo diventa luogo di produzione e fruizione di arte contemporanea. I resti e gli spazi abbandonati del borgo, privati dell’uso per cui erano stati creati, costituiscono il patrimonio da cui nasce “Buonanotte Contemporanea”, un progetto in cui l’azione congiunta tra architetto e artista dà vita ad un nuovo linguaggio che non domina il borgo, ma lo valorizza senza cancellarne l’identità.

A Buonanotte, gli interventi degli artisti Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi con la curatela di Maria Letizia Paiato dialogano con i ruderi del borgo, con la surreale assenza della figura umana e una natura forte e interstiziale.

Il Premio nazionale del paesaggio segue la partecipazione alla 17° Mostra internazionale di architettura. Adagiato su una sella rocciosa della Maiella e affacciato sul lago di Bomba, Buonanotte gode di un panorama mozzafiato e unico, memore ed erede di un modello di percezione visiva tipico del fenomeno settecentesco del Grand Tour, dove il mito della classicità, del sublime, del pittoresco e del “rovinismo” ha condotto in Abruzzo (e in Italia in generale) poeti, scrittori e pensatori attratti dall’arte e dai suoi splendidi paesaggi.

Kaleidoscope, arte nel borgo di Buonanotte

Ad accogliere per prima il visitatore è l’installazione ambientale BN_L_AIFE_20_295 di Artan Shalsi che, unendo a una particolare modalità di visione e a una analisi specifica dei materiali la restituzione di un gioco di per funzioni inedite. Nel progetto, questo significa prendere nuovamente possesso dello spazio abbandonato del borgo, dove l’attraversamento degli usi e la possibilità di spazi rinnovati realizzano quel mutamento della funzione nella continuità della struttura, che genera un nuovo paesaggio contemporaneo. Immagini riflesse, catapulta il visitatore in una dimensione spazio-temporale evocativa e suggestiva. Offrendo la possibilità di uno sguardo che si estende fino ai limiti della visione, l’opera, che sostiene strutturalmente l’edificio su cui poggia, apre il percorso e ne anticipa la preziosa fragilità.

Segue poi Kaleidoscope di Vincenzo Marsiglia, una grande cellula affacciata verso il nuovo insediamento urbano che invita lo spettatore a immergersi in sicurezza nella natura del luogo, per ammirare il panorama. Sviluppata a partire da una stella a quattro punte e arricchita di inserti in vetro con pellicola dicroica, la struttura protegge e mette in sicurezza una zona scoscesa tra due edifici. Chiude il percorso A Broken Line di Jasmine Pignatelli, un’opera generata dalla sequenza dinamica di segni e moduli in progressione e da movimenti geometrici di un’unica linea decostruita. Con una struttura bipartita che alterna vuoti e pieni, l’installazione blocca e sorregge le pareti di due edifici pericolanti, originando un ulteriore spazio instabile, variabile e inquieto, come quello della stessa Buonanotte.

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