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Dalla comunione con le pinzette ai radiomicrofoni, don Domenico: "Pronti ad accogliere tutti in sicurezza" [Video]

In chiesa ai tempi del Coronavirus: don Domenico Melchiorre, parroco di Sant'Anna, ci illustra le misure adottate per evitare ogni assembramento, soprattutto durante le messe festive

Lo scorso 18 maggio sono riprese le celebrazioni liturgiche all'interno dei luoghi di culto. Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, il protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti.

Abbiamo incontrato don Domenico Melchiorre, parroco di Sant'Anna a Chieti che ci ha illustrato le misure adottate in modo da evitare ogni assembramento, soprattutto in vista delle messe festive quando l'affluenza è maggiore.

"L’accesso alla chiesa - spiega Don Domenico - è contingentato e regolato da volontari che favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Coloro che accedono alle celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine. Agli ingressi (due nel caso della chiesa di Sant'Anna) sono disponibili liquidi igienizzanti. È prevista - conclude Don Domenico - la presenza di un organista, ma non del coro".

Tra i riti preparatori alla comunione non è consentito lo scambio del segno della pace. La distribuzione della comunione avviene rimanedo nei propri posti assegnati e senza venire a contatto con le mani dei fedeli, perchè verranno utilizzate delle pinzette. 

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