Storie post pandemia, meditazione per raggiungere consapevolezza: "Essere desti e pronti"
Marianna Paciocco dell'associazione Karome' racconta come sempre più persone scelgano di affidarsi a questa preziosa e antica pratica
La pandemia ha avuto anche l’effetto di far conoscere alle persone gli effetti benefici della meditazione. Una pratica sempre più diffusa, seppur con varie sfaccettature e differenze ma che ha sicuramente, in molti casi, aiutato tante persone ad alleviare le sofferenze specie nel periodo di lockdown.
I vantaggi della meditazione per il benessere psicofisico sono riconosciuti dal mondo scientifico, sempre più persone ne sono coscienti e scelgono quindi di affidarsi a questa preziosa e antica pratica; si tratta però di un procedimento raffinato che va appreso attraverso tappe precise.
Tra i centri che rappresentano un punto di riferimento della zona c'è da segnalare l’associazione “Karome' meditazione e crescita” con sede a Francavilla al Mare, presieduta da Marianna Paciocco. Se il periodo post pandemico come abbiamo avuto modo di farci raccontare dal direttore del Centro sanità mentale di Chieti, Marco Alessandrini ha influito sulla fascia dei giovani, lo stesso si può dire degli adulti. Da qui, dunque, in tanti hanno deciso di avvicinarsi alla pratica meditativa. I benefici sono scientificamente provati come ci ha raccontato la dottoressa Spinelli dell’università d’Annunzio che propone sessioni di meditazione ai genitori che partecipano al progetto insieme ai bambini.
“Abbiamo tutti vissuto un momento particolare con la pandemia - dice Marianna Paciocco - senso di disorientamento, paura e dolore. Durante il lockdown con l’impossibilità di incontrarci e stare insieme la tecnologia ci è venuta in soccorso e attraverso i video e le dirette tante persone si sono avvicinate. A un certo punto abbiamo raggiunto anche le 600 persone collegate in contemporanea da ogni parte d’Italia e dall’estero. È stato davvero un portare consapevolezza, in quel momento durante il quale la paura delle informazioni aumentavano le fragilità. Abbiamo trovato il tempo e sentito la necessità di prenderci cura di noi stessi forse proprio in risposta alla tanta agitazione, inquietudine e squilibrio generato dalla situazione. Tutto si è amplificato, su tutte la percezione del pericolo. Ne è scaturito un forte bisogno di trovare pace, ristoro e serenità”.
La mente è stata messa a dura prova dal lockdown e dalla crisi pandemica che ha inciso sulle condizioni psicologiche di buona parte della popolazione. Il Covid ha avuto un impatto sociale importante. "Si è rilevato un fenomeno di grande cambiamento nelle persone - spiega Marianna Paciocco - che hanno sviluppato una necessità maggiore di protezione ma soprattutto si è avvertito il bisogno di ‘pacificare’ un evento così prolungato che ha invaso le nostre vite. In tanti si sono ritrovati senza strumenti per affrontare il dolore della privazione forzata della socialità".
Ma come si può spiegare il concetto di meditazione? Spesso viene associata a un’immagine di rilassamento. “E invece la meditazione presuppone uno stato vigile, essere presenti: si è desti e pronti. Nella pratica che propongo - racconta la presidente dell'associazione Karome' - ci si orienta in modo particolare all’osservazione le emozioni e il funzionamento nostra mente. Accorgersi cosa accade dentro. Come funzionano i pensieri. Un momento per stare con se stessi".
Marianna Paciocco per oltre vent'anni è stata manager nell’ambito dei servizi di formazione, consulenza e progettazione. Un mondo competitivo, con ritmi non dettati dai bisogni. “I servizi di aiuto alle persone sono fondamentali ma diciamo che dopo un po’ ho iniziato a sentire l’esigenza di intervenire anche su quella parte che restava fuori: per fare un esempio, se aiuto economicamente un soggetto risolvo certamente un problema ma il dolore della persona resta. La voglia di trasformare questo malessere mi ha spinta al cambiamento, per trovare un senso maggiore nella vita".
In estate gli incontri si tengono anche in spiaggia, al tramonto, sempre a Francavilla. "Ci incontriamo due volte a settimana. Lo scorso anno - fanno sapere dall'associazione - abbiamo raccolto una cifra importante con le donazioni che abbiamo destinato a dei progetti in Kenya e alla ricerca sulla sindrome di Rett che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile. Infine aiutiamo il canile di Chieti con gli allievi che seguono la nostra scuola in counselling dell’anima".
Tra le testimonianze c’è quella di Massimiliano Reggi che racconta di essersi avvicinato alla meditazione proprio durante la fase di lockdown. "Vivo in campagna e mi sono ritrovato solo e ho sentito l’esigenza di andare a fondo e in contatto con me stesso ancora di più. Ho iniziato con le meditazioni online dell’associazione e poi all’aperto in spiaggia: è stato un tornare a se stessi in maniera autentica”.
Per Luana Fornaro, invece, la pratica è iniziata 5 anni fa grazie a Marianna. "È stato un dono per me, la meditazione mi ha aperto gli occhi sul mio mondo interiore, mi ha accompagnata ad incontrare me stessa, a scoprire il mio respiro, a conoscermi e portare leggerezza nel corpo e nella mente".