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"Coppie sempre più immature, la pandemia ha influito sulle separazioni": la relazione del tribunale ecclesiastico

La relazione del vicario giudiziale, don Antonio De Grandis, a Chieti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del Tribunale ecclesiastico inderdiocesano Abruzzese-Molisano

Le sentenze di dichiarazione di nullità dei matrimoni religiosi nel 2021 sono state 111. Un trend in peggioramento, quello evidenziato ieri a Chieti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del Tribunale ecclesiastico interdiocesano Abruzzese-Molisano.

Il grave difetto di discrezione di giudizio, con 78 sentenze, anche quest'anno, è la principale causa di nullità del matrimonio, ha riferito durante la sua relazione il vicario giudiziale, don Antonio De Grandis. Al secondo posto fra le cause di nullità, con 39 sentenze, c'è l'esclusione della indissolubilità del matrimonio, quindi seguono l'esclusione della prole, l'incapacità di assumere gli oneri matrimoniali essenziali e l'esclusione della fedeltà.

In sostanza, evidenzia ancora una volta il tribunale ecclesiastico,”le coppie continuano ad accostarsi al matrimonio con una condizione di immaturità sul piano umano, una immaturità nella capacità di gestire la relazione affettiva, la relazione umana nella coppia stessa”.

Il trend è peggiorato con la pandemia da Covid 19. “In presenza della pandemia – ha spiegato don Antonio De Grandis - abbiamo rilevato un aumento di cause contenziose, con opposizione ,cioè litigiose, che ancora di più hanno esasperato i rapporti all'interno della coppia: se c'è una base di immaturità sul piano umano, affettivo, relazionale, questo amplifica le problematiche e porta la coppia ad esplodere".

Sempre secondo il vicario giudiziale "non ci si può più accostare al matrimonio con superficialità, senza i dovuti presupposti, ci vuole una presa di coscienza: che il matrimonio è una scelta di vita importante, che richiede impegno e, nella visione cristiana, è una vera e propria vocazione e bisogna accostarsi a questo passo ben formati e ben informati".

Presenti ieri all'inaugurazione dell'anno giudiziario anche monsignor Alejandro Arellano Cedillo, decano del Tribunale apostolico della Rota Romana, il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita de L'Aquila e presidente della Ceam e l'arcivescovo di Chieti Vasto, Bruno Forte, moderatore Teiam.

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