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Martedì, 23 Aprile 2024
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Mancano i vaccini, i medici di giunta e consiglio si uniscono contro la Asl: "Non è colpa nostra, ci dia tempi chiari"

Ferrara, l'assessore Cascini e i consiglieri impegnati in prima linea nell'assistenza ai pazienti chiariscono la situazione del farmaco antinfluenzale: "Vogliamo una linea di azione chiara"

Il sindaco di Chieti Diego Ferrara, di professione medico di medicina generale, aveva già sollecitato il direttore della Asl Thomas Schael sulla carenza di vaccini antinfluenzale. Ora, è tornato a farlo con l'assessore alla Sanità Giancarlo Cascini e con i colleghi che siedono in consiglio comunale, Bruno Di Iorio, Gabriella Ianiro ed Emma Letta. 

Sono proprio loro, i "medici di famiglia" il primo fronte di una trincea al momento sprovvista di una trincea quotidiana: è loro responsablità somministrare il vaccino alle categorie più a rischio, spetta a loro rispondere a domande e lamentele dei pazienti-utenti, sono loro a dover spiegare che al momento il farmaco non c'è, ma non è possibile sapere quando sarà disponibile. Sebbene dicembre sia quasi arrivato e il "vaccination day", la campagna informativa per invitare i cittadini a sottoporsi al vaccino contro l'influenza risalga a quasi due mesi fa. 

Così, amministratori e consiglieri hanno deciso di fare fronte unico, al di sopra delle divisioni di gruppo, per chiedere chiarezza sulla situazione dei vaccini anti influenzali in città e, alla Asl, una linea di azione chiara e super partes per dispensarli, quando arriveranno.

“Abbiamo voluto spiegare alla comunità che i medici di base non c’entrano nulla con la sospensione della campagna vaccinale – spiegano Ferrara e Cascini – L’amministrazione ha reclamato con forza la fornitura dei vaccini, perché la popolazione possa essere tutelata almeno dall’influenza. Ma oggi la situazione va via via peggiorando, perché la domanda della comunità è sensibilmente aumentata con le aspettative di fare il vaccino anche per tutelarsi. Dopo un inizio di campagna da parte della Regione e della Asl, non siamo in condizione oggi di andare avanti, in quanto la Asl, dopo averci dato solo una minima parte delle dosi, non ci ha fornito quelle necessarie a vaccinare tutti".

Sindaco e colleghi consiglieri chiedono che la responsabiltà di questa situazione vada "accertata nelle sedi opportune, ma non è una responsabilità di noi medici di base, che in questi giorni siamo esposti alla rabbia e anche alla disperazione dei nostri pazienti che sono rimasti senza vaccino, perché purtroppo non siamo noi a effettuare gli acquisti, né a richiedere le forniture ed è bene che la cittadinanza lo sappia. Non si può affrontare una guerra come quella che da quando è esplosa questa pandemia ognuno di noi conduce nella sua realtà, senza armi”.

“Si tratta di una situazione mai verificatasi prima – spiegano ancora Ferrara e i consiglieri medici - Ci siamo uniti per richiedere con forza un cambio di passo a chi sta nelle stanze decisionali: è impensabile che una campagna non arrivi nemmeno a metà, perché ciò significa rendere più vulnerabile la popolazione. Chiediamo inoltre alla Asl che chiarisca anche come agire, quando e se le dosi arriveranno, perché presumibilmente saranno insufficienti per tutti e non possiamo essere noi medici a scegliere a chi farli e a chi non farli, ma va stabilita una procedura chiara che possiamo applicare, attuando tutte le premure del caso, come facciamo dall’inizio della pandemia, stando in trincea per non perdere il contatto con loro e per non esporci al virus. Ma è indispensabile che la campagna dei vaccini riprenda e che quello che è accaduto non succeda più in futuro”.

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