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Sabato, 20 Aprile 2024
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Carenza di test rapidi, mancano i reagenti come a inizio pandemia

"Le aziende  farmaceutiche non riescono ad adeguare la produzione a un aumento delle richieste, letteralmente esplose", spiega il direttore della Asl Schael

C'è carenza di test rapidi, nel territorio della provincia di Chieti e in tutta la regione. 

Il motivo, spiega il direttore generale della Asl, Thomas Schael, sta nel fatto che il tampone viene effettuato su tutti i pazienti che entrano in ospedale per essere ricoverati, ma c'è carenza di reagenti sul mercato internazionale, come è accaduto all'inizio della pandemia. 

"Le aziende  farmaceutiche non riescono ad adeguare la produzione a un aumento delle richieste, letteralmente esplose - spiega - e le nostre scorte sono in esaurimento. Facciamo i conti con logiche di mercato che molti dovrebbero conoscere, e alle quali non possiamo sottrarci.  A ogni modo tutti i pazienti che devono essere ricoverati devono avere il tampone negativo. Quanti accedono in urgenza sospettati di essere positivi al Coronavirus e devono essere sottoposti a intervento chirurgico effettuano il tampone rapido. Per gli interventi programmati, invece, i pazienti effettuano il tampone molecolare classico 48 ore prima del ricovero. Ci siamo comunque già attivati da tempo per reperire il materiale necessario e disporre di un numero più consistente di test rapidi, che speriamo di acquisire attraverso i canali commerciali che stiamo esplorando con massimo impegno: parliamo del mercato italiano, poiché le multinazionali forniscono il mercato americano". 

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