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La mancanza d'acqua è diventata un'emergenza cronica, la Sasi rassicura: "In corso lavori risolutivi"

Il presidente Basterebbe fa il punto della situazione e motiva le scelte di razionamento, invitando i cittadini a usare l'acqua senza sprechi

La mancanza d'acqua in estate nella provincia di Chieti è diventata una consuetudine che provoca non pochi disagi. Ora, la Sasi, che gestisce il servizio idrico in 87 comuni, fa chiarezza e il presidente Gianfranco Basterebbe assicura: "I lavori che stiamo portando avanti risolveranno gli attuali problemi".

Basterebbe respinge le accuse che gli sono state mosse in merito ad affermazioni fatte qualche mese fa riguardanti la condizione a Vasto e nel vastese.

"I lavori che stiamo portando avanti - dice - hanno prodotto già i primi positivi risultati: non sono state dette bugie, a Vasto la stragrande maggioranza della popolazione dispone dell'acqua 24 ore su 24, resta ancora una parte che viene sottoposta a turnazione. Speriamo di colmare entro l'estate anche questo 20% che ancora manca. A San Salvo, invece, i lavori si sono rivelati più complessi. E i due giorni senza acqua sono dipesi dagli interventi che stiamo facendo e da un problema tecnico che per fortuna non si verifica spesso e che ha costretto i nostri operai a lavorare l'intera notte. Tengo a precisare che su 87 comuni che gestiamo, 52 non sono soggetti a chiusure, gli altri purtroppo patiscono le difficoltà che comporta una turnazione necessaria. Cerchiamo di contenere i problemi per quanto possibile, ma non si può applicare lo stesso sistema di alternanza sull'intero territorio".  

"Abbiamo cercato di salvaguardare tutti i comuni costieri. Sono consapevole – continua Basterebbe - della carenza che ancora affligge altre località e frazioni, per esempio zone di Ortona, Lanciano, Tollo, i problemi purtroppo derivano anche dalla minore quantità che ci dà l'Aca. Ci stiamo adoperando per risolvere queste criticità e non è vero che non abbiamo rifornito con autobotti, ma questo è possibile dove ci sono serbatoi, quindi dotarsi di autoclave è già un primo passo per contenere i disagi. Confido che i lavori che stiamo facendo a Vasto e che stanno producendo gli effetti sperati possano essere replicati anche in altri comuni. Va anche detto che la condizione dei nostri impianti non è adeguata alle attuali esigenze, stiamo facendo tutto il possibile e pure l'impossibile per migliorare il servizio e risolvere i problemi ancora esistenti”.

Il presidente della Sasi torna anche a richiamare l'attenzione dei cittadini a un uso corretto dell'acqua, ad evitare gli sprechi. “L'acqua non c'è e quindi dovremmo evitare di utilizzarla impropriamente - afferma Fabrizio Talone, responsabile delle reti adduzione e distribuzione della Sasi che spiega le ragioni della minore quantità di acqua. Ragioni che vanno ricondotte prima di tutto al clima e agli ultimi inverni senza neve.

“È una situazione seria e preoccupante, se si considerano i dati che registriamo giornalmente, ovvero la quantità di acqua che viene prelevata e immessa nelle condotte principali. Il grafico ci dice che dal 2002 fino ad oggi esiste una correlazione tra l'andamento delle precipitazioni nevose e la portata d'acqua nella sorgente del Verde, quella principale. Le abbondanti nevicate del 2017 hanno prodotto un aumento considerevole – puntualizza Talone - tanto che siamo arrivati a 2.500 litri al secondo e noi ne possiamo trasportare con le condotte a disposizione solo 1.200: una simile condizione permette di godere benefici anche negli anni successivi. I problemi sono iniziati nel 2019, proseguiti lo scorso anno e riproposti nel 2021. Quando l'acqua, come sta succedendo - prosegue - comincia a scarseggiare, accendiamo i quattro pozzi di cui disponiamo e integriamo la parte che manca e fino a quando la portata della sorgente è di 1.000 litri al secondo riusciamo a garantire la risorsa quando invece scende al di sotto andiamo in sofferenza e abbiamo la necessità di ricorrere a sospensioni e chiusure programmate. D'estate si sa che i consumi aumentano notevolmente e non solo perché alcune città raddoppiano la popolazione, avremmo bisogno di 1.400 litri al secondo. Ci sono progetti per recuperare l'acqua che perdiamo ed altri per migliorare condotte e collegamenti. Gli esempi sono Vasto e San Salvo, bisogna intervenire in maniera mirata e se si continua cosi molti problemi saranno risolti. Intanto cerchiamo tutti di usare l'acqua correttamente”, conclude Talone.

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