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Coldiretti chiede lo stato di calamità: "Maltempo una mazzata per vigne, cereali e ortaggi" [FOTO]

Anche in provincia di Chieti le coltivazioni sono state compromesse e la pioggia sta generando disagi su viticoltura. La richiesta alla Regione Abruzzo

Davanti ai danni all'agricoltura legati all'ondata eccezionale e violenta di maltempo di questi ultimi giorni, la Coldiretti chiede alla Regione Abruzzo la posibilità di attivare  lo stato di calamità.

Questo lo scenario sul territorio regionale: vigne impraticabili per poter effettuare i trattamenti, cereali completamente allettati, campi di ortaggi inondati. Le forti ed incessanti piogge degli ultimi giorni sono una tegola sull’agricoltura abruzzese anche alla luce delle preoccupazioni per quanto sta avvenendo in Romagna e nelle Marche in seguito allo stato alluvionale. Coldiretti Abruzzo ha inviato una lunga nota all’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e alla direttrice di dipartimento Elena Sico, per chiedere di verificare le condizioni per la richiesta dello stato di calamità nelle zone agricole colpite dalla furia del clima che sta compromettendo seriamente il prossimo raccolto. A soffrire del violento cambiamento meteo sono tutte le colture ma principalmente gli ortaggi – con particolare riferimento nella zona del Fucino considerato l’orto di Italia – insieme ai cereali che sono stati “allettati” dalle acque e ai vigneti, in cui la pioggia prima e il fango dopo hanno impedito finora di svolgere i trattamenti necessari a contrastare l’attacco della peronospora e dello oidio e di altri parassiti della vite. 

Danni anche nel Chietino, come nelle province di Pescara e di Teramo. "Qui - spiega Roberto Rampazzo, direttore Coldiretti Abruzzo - le coltivazioni sono state compromesse e la pioggia sta generando disagi su viticoltura anche per l’impossibilità di accedere ai vigneti ed effettuare i trattamenti necessari a causa dell’eccesso idrico”. Disagi anche per l’apicoltura, che domani celebra la giornata mondiale delle api: le piogge incessanti di certo non aiutano nel momento dell’anno più importante per la fioritura e la produzione di miele. 

“La pioggia era attesa da mesi per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali che si stanno susseguendo da giorni stanno provocando danni irreversibili alle produzioni principali della regione – dice ancora Rampazzo – gli areali interessati alla riduzione di produzione sono ascrivibili a tutte e quattro le province determinando una notevole perdita economica. Se poi si considera la provincia dell’Aquila, soprattutto nella parte del Fucino, i dati diventano catastrofici con riguardo alle coltivazioni orticole a causa dell’accumulo di acqua nei campi derivante dalle piogge alluvionali con conseguente asfissia totale dei vegetali coltivati e il mancato  trattamenti dei parassiti, data l’impossibilità di entrare nei campi inondati fango".

Coldiretti ha chiesto di effettuare la procedura di delimitazione del territorio danneggiato alla Regione Abruzzo e di accertare i danni conseguenti per deliberare al più presto la proposta di declaratoria dell’eccezionalità degli eventi alluvionali per attivare così lo stato di calamità.

“Chiediamo inoltre – conclude Rampazzo – che venga attività immediatamente un tavolo di crisi dedicato, al fine di capire se esistono ulteriori interventi da farsi e valutare meglio la situazione e il prossimo futuro, tuttora incerto visto il perseverare del maltempo”.

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