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Con "Madama Butterfly" in chiave moderna riparte la stagione lirica del teatro Marrucino

De Cesare: "Tutto esaurito per la prima". Cast di alto livello per un'opera tutta al femminile

Un'opera tutta al femminile quella che venerdì 14 ottobre (ore 20.30) e domenica 16 (ore 17,30) aprirà la stagione lirica 2022 del teatro Marrucino: "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini, tra sperimentazione e innovazione come il sentiero tracciato dal direttore artistico Giulinao Mazzoccante. L'opera viene riletta dalla regista Manu Lalli che firma un allestimento potente e delicato, mentre a dirigere l'orchestra sinfonica abruzzese sarà Gianna Fratta, prima donna ad assumere la direzione dei Berliner Symphoniker e dell’orchestra del teatro dell’Opera di Roma, e definita dal grande Yuri Ahronovic “così giovane, ma già così dotata di braccia e di cuore”.

Stamane nel Foyer del teatro erano presenti anche loro alla presentazione di Madama Butterfly, assieme al vicesindaco e assessore alla Cultura e Teatro Paolo De Cesare, al Maestro Mazzoccante e a Maria Cristina Stumpo della Deputazione teatrale.

“È davvero un grande onore avviare la stagione lirica con un’opera intramontabile come la Butterfly e speciale come questa versione, non solo declinata al femminile, ma in chiave attuale e originalissima – ha esordito il vicesindaco Paolo de Cesare – Abbiamo avuto una grande risposta dal pubblico che ha già esaurito tutti i biglietti per le due rappresentazioni: la prima di venerdì e la pomeridiana di domenica e vo gliamo accogliere questo appuntamento come l’avvio di una stupenda stagione lirica. Una stagione che aveva avuto un’anteprima quest’estate all’Arena della Civitella con il Don Giovanni e che ci sorprenderà data dopo data anche con la Cavalleria Rusticana di Mascagni, in novembre e il Don Pasquale di Donizetti i primi di dicembre. Un ringraziamento va al Maestro Mazzoccante e a tutto il motore del Teatro che sta facendo un grandissimo lavoro per la città, portandola sempre più ai vertici di un circuito nazionale di qualità e valore”.

“Il teatro Marrucino grazie al progetto della stagione lirica di quest’anno che per la prima volta ha previsto la messa in scena di quattro opere è cresciuto, un fatto testimoniato anche da un aumento del punteggio attribuito dal Ministero al progetto 2022 – ha aggiunto Maria Cristina Stumpo – . Questo è un dato più che positivo, perché significa che potremmo avere la possibilità di fare programmazioni ancora più ricche, belle e innovative, ma soprattutto risponde agli sforzi che ognuno sta profondendo per esprimere tutto il potenziale del nostro teatro di tradizione”.

Per il Maestro Giuliano Mazzoccante si tratta di "una partenza che rende straordinario l’avvio della nuova stagione lirica del Marrucino. Questa Madama Butterfly rappresenta uno dei progetti più interessanti e coinvolgenti del momento, sia per il cast, sia per la presenza alla regia di Manu Lalli, sia per la direzione musicale di Gianna Lalli. Grazie alla loro creatività e al loro carisma, l’opera avrà un sapore molto speciale anche per i significati profondi che la caratterizzano. Una scenografia fresca e originale e un’interpretazione della musica di Puccini che sarà unica e coinvolgente e saprà emozionare, regalando alla città una prima di grandissimo livello. Il tutto arricchito dal gemellaggio culturale triennale che ci lega al Festival Pucciniano che ci porterà, nel prossimo triennio, a essere parte delle celebrazioni del centenario della morte del compositore nel 2024”.

“È una delle prime opere da me dirette, fatta decine e decine di volte e che accetto sempre con grande piacere – così la direttrice d’orchestra Gianna Fratta – Mi lega a quest’opera matura del compositore toscano, la particolare scrittura musicale, la sua natura di grande affresco sinfonico, connotata da un enorme appeal musicale. Il tessuto timbrico dell’orchestra è denso e poi c’è una storia di una grandissima modernità, a cui sono legata da essere umano e da donna: perché noi donne abbiamo fatto tanti percorsi nelle nostre vite, ci siamo conquistati posti e traguardi, ma sotto il profilo sentimentale quello che racconta Butterfly è una storia che non avrà tempo, intramontabile. La storia di una donna che non riesce a vedere quello che le accade intorno, che vive l’amore e l’attesa e compie il più grande dei sacrifici in nome di essi”.

“Invito la città a venire a vederla perché credo che questo allestimento ci appartenga a tutti – ha concluso la regista Manu Lalli - nel senso che io ho dato una valenza parabolica all’opera ed ho ambientato la Butterfly in un bosco che degenera fino a diventare un bosco arido e secco, perché l’uomo occidentale, come ha fatto Pinkerton con Butterfly, ha abusato della natura, se ne è appropriato e l’ha dimenticata, quindi penso che sia di grande attualità. La musica di Puccini ci dà sempre segnali di grande modernità e io spero di vedere il teatro pieno per condividere queste consapevolezze e ringrazio sin da ora Chieti, perché è davvero una città incredibile”.

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