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Il coordinamento di studenti e precari chiede di abolire le tasse universitarie anche per il prossimo anno

In una lettera ai rettori, si invoca un incontro, anche in videoconferenza, per discutere delle proposte per aiutare gli universitari in questo momento difficile

Una lettera ai rettori delle università abruzzesi, da parte del coordinamento Giovani studenti e precari Abruzzo, per chiedere un incontro, anche in videoconferenza, in cui discutere delle richieste. 

Nella missiva, il coordinamento, che aderisce alla campagna del blocco affitti e diritto allo studio, specifica di voler discutere del blocco immediato della terza rata universitaria. 

Il periodo di emergenza sanitaria ed economica, infatti, non ha danneggiato solo le famiglie, ma anche gli studenti lavoratori.

"A queste problematiche - scrive il coordinamento - si aggiungono quelle relative alla didattica a distanza, come la difficoltà a reperire il materiale didattico necessario per affrontare la sessione d’esami estiva; ne consegue l’impossibilità di raggiungere i Cfu necessari per poter far richiesta per la borsa di studio relativa all’anno 2020/2021". 

Inoltre, nonostante il prolungamento della scadenza della terza rata, in molti non riusciranno a pagarla. 

"Gli ultimi provvedimenti finanziari per l’istruzione universitaria - si legge ancora nella lettera - altro non sono che delle misure prettamente emergenziali che non metteranno fine all’annosa contraddizione tra una crisi economica e sociale sempre più aggressiva e insostenibile. Attraverso un’inchiesta è emerso che in Abruzzo una grossa percentuale degli studenti fuori sede e non, non riuscirà a coprire la spesa della terza rata, non riuscirà a raggiungere i Cfu necessari per fare richiesta per la borsa di studio, da cui consegue la valutazione di abbandonare gli studi. L’impoverimento dovuto ai fatti di questi ultimi mesi esaspera una condizione già preoccupante a causa della crisi del 2008, per cui non possiamo permetterci un’ulteriore calo di iscrizioni alle università e di privare molte di un diritto fondamentale come quello allo studio".

In conclusione, il coordinamento chiede di abolire la terza rata, prima della scadenza prevista, e le rate dell’anno accademico 2020/2021. Inoltre, invoca l'abolizione dei criteri di merito per la richiesta della borsa di studio per l’anno 2020/2021 e la sospensione degli affitti e delle utenze, a cui corrisponda un aumento dell’investimento pubblico per le residenze universitarie.

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