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Lavori di pubblica utilità per chi ha avuto problemi con la giustizia: convenzione tra Voci di dentro e tribunale di Chieti

Una messa in prova, in alternativa al carcere, per i reati che prevedono pene detentive sotto i tre anni. L'intesa è stata sottoscritta dal presidente del tribunale di Chieti, Guido Campli e dal presidente di Voci di dentro, Francesco Lo Piccolo

È stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra la onlus Voci di dentro e il tribunale di Chieti che prevede lo svolgimento, presso la stessa associazione, di lavori di pubblica utilità da parte di persone che hanno avuto problemi con la giustizia. Una messa in prova, in alternativa al carcere, per i reati che prevedono  pene detentive sotto i tre anni.

La convenzione, in forza della legge del 28 aprile 2014 numero 67, è stata sottoscritta dal presidente del tribunale di Chieti, Guido Campli e dal presidente di Voci di dentro, Francesco Lo Piccolo. La stessa, della durata di 5 anni, prevede attività di pubblica utilità non retribuita: l'ente si dichiara disponibile a ricevere presso le proprie strutture due persone che siano state condannate con sospensione della pena condizionata allo svolgimento di attività in favore della collettività. In linea con quella che è la mission dell’associazione che da anni si occupa del reinserimento sociale delle persone in stato di disagio e degli ex detenuti, l’intesa si aggiunge alle altre convenzioni di Voci di dentro, come quella con l’Udepe (Ufficio esecuzione penale esterna) di Pescara, per dare chance e nuove opportunità di inserimento alle persone finite nel circuito della giustizia.

“Da 15 anni – spiega Lo Piccolo - Voci di dentro opera nelle carceri di Chieti e Pescara con laboratori di scrittura e teatro. Ma oltre che all’interno degli istituti di pena, l’associazione accoglie nella sede di via De Horatiis 6 a Chieti diverse persone affidate ai servizi sociali: con loro sono in piedi attività varie, soprattutto il lavoro di redazione per la realizzazione della rivista. Come associazione provvediamo all’assicurazione e regolarmente relazioniamo agli uffici competenti sull’andamento del progetto. Complessivamente l’associazione ha accolto almeno un centinaio di persone, giovani, adulti, donne. L’obiettivo è sempre uno: fare cultura e dare aiuto alle persone in stato di disagio sociale e economico spesso causa di azioni devianti”.

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