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I gioielli a forma di ruota: Lanciano omaggia il Giro d’Italia con l’arte orafa

Quattro gioielli a forma di ruota progettati da Debora e Tiziana Cerrone saranno consegnati ai vincitori delle maglie rosa, azzurra, ciclamino e bianca

“Il mondo gira ancora” è lo slogan che accompagna l’iniziativa legata alla tappa lancianese del Giro d’Italia.

 Martedì 13 ottobre, in occasione della partenza della carovana rosa dalla città di Lanciano, il Comune omaggerà i vincitori della tappa San Salvo - Roccaraso con quattro gioielli progettati e realizzati dalle sorelle Debora e Tiziana Cerrone, stiliste gioielliere. Lo slogan che accompagna l’iniziativa è "Il mondo gira ancora" ed è stata illustrata dal sindaco di Lanciano Mario Pupillo, dall'assessore allo Sport Davide Caporale, dall'art director del progetto Luca Di Francescantonio, dalla stilista di gioielli Debora Cerrone e dal ciclista paralimpico Fabio Serraiocco in rappresentanza dell'associazione Obiettivo 3 di Alex Zanardi.

Il gioiello, che porta il nome di Evol, è un ciondolo a forma di ruota stilizzata, simbolo di continuità, ripartenza e speranza. Quella di affrontare la vita e di rinascere soprattutto dopo gli eventi legati alla pandemia. Ma non solo. “E’ un oggetto che identifica coloro che amano la natura, il movimento, l'aria pulita e che vivono in sinergia con ciò che li circonda” spiega Debora Cerrone.

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Il gioiello sarà consegnato martedì prossimo, in occasione della partenza degli atleti da Lanciano per Tortoreto, ai ciclisti che si aggiudicheranno le maglie rosa, azzurra, ciclamino e bianca nella tappa precedente, quella da San Salvo a Roccaraso. Lanciano ha scelto di omaggiare la presenza in città di una delle manifestazioni più riconosciute della tradizione sportiva italiana con un simbolo che lega perfettamente passato, presente e futuro. “Vorremmo che Evol diventasse oggetto di identificazione di chi ha rispetto e amore per il mondo che lo circonda e per l’umanità intera”, questo il sogno di Debora e Tiziana Cerrone. Le due stiliste di gioielli, in coordinazione con Aldo Cacchione, hanno deciso di devolvere una parte del ricavato delle vendite del ciondolo ad Obiettivo3, progetto ideato da Alex Zanardi che mira ad avviare e sostenere nuovi atleti nello sport paralimpico.

“La ruota è un simbolo nel quale mi riconosco molto – queste le parole di Fabio Serraiocco che ha partecipato alla conferenza in rappresenta di Obiettivo 3 - Sono un ciclista paralimpico e questo vuol dire che, come molti miei compagni, ci siamo imbattuti in qualche incidente. Per un attimo abbiamo dovuto tirare i freni e bloccare le ruote ma in quel preciso momento abbiamo fatto una scelta, quella di non concludere il nostro giro in quella tappa, in quella caduta. Abbiamo deciso di rilasciare i freni, dare la possibilità alla ruota di tornare a girare e guardare avanti. Perché la vita in fondo è proprio come un Giro d’Italia, non si conclude in una tappa. Bisogna guardare sempre al nuovo obiettivo, alla tappa successiva”.

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