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"Invisibili", il documentario sulle reazioni avverse proiettato in anteprima a Chieti

Nico Liberati (Difesa minori) annuncia l'appuntamento al museo Barbella per sabato 11 febbraio. Il documentario è stato censurato da YouTube

Sarà proiettato sabato 11 febbraio a Chieti, nelle sale del museo Barbella, il documentario “Invisibili” di Paolo Cassina che raccoglie le testimonianze sulle reazioni avverse al vaccino anti Covid. Lo annuncia Nico Liberati dell’associazione Difesa minori spiegando che si tratta di un’anteprima in Abruzzo: il documentario, che è stato censurato da YouTube e aveva suscitato lo sgomento del professor Matteo Bassetti  - che a dicembre aveva chiesto al sindaco di Genova di vietarne la proiezione - verrà trasmesso alle ore 18 in simultanea a Chieti e a Pescara.

Liberati fa sapere anche che girerà l’invito all’evento ai professori Giustino Stuppia, Maurizio Arico e Liborio Stuppia, ai dirigenti scolastici e all’ufficio scolastico provinciale di Chieti-Pescara "perché possano acconsentire ad un contraddittorio e si possa ricreare uno spazio di confronto nel quale tutte le idee siano abilitate a intervenire e compendiare i contenuti esposti nel documentario. L’evento è gratuito – dice ancora - e viene svolto in corrispondenza della ripresa della campagna vaccinale estesa sui bambini a sei mesi e quattro anni. Noi ascolteremo in religioso silenzio, se ce lo permetteranno, di guardare insieme il documentario".

Il documentario prodotto da PlayMasterMovie, della durata di 91 minuti, è stato realizzato nel corso del 2022 e raccoglie le testimonianze delle persone che hanno subito gli effetti avversi del vaccino Covid19 e dei medici e professionisti. Censurato da YouTube perché “non rispetta gli standard della community” (ma nel momento in cui scriviamo è possibile visionarlo) da dicembre sta girando l’Italia. Il regista Paolo Cassina è un filmmaker che da vent’anni gira inchieste giornalistiche: nel 2014, con il reportage “Con gli occhi della Neet Generation” realizzato con la giornalista Elena Redaelli, vinse il premio Ilaria Alpi. L’intento di “Invisibili”  come ha spiegato più volte Cassina, non è dare voce ai no-vax, ma ascoltare le storie di chi è rimasto danneggiato dal vaccino e non viene ascoltato.

“Tante di queste persone, non solo faticano a ottenere una diagnosi, ma addirittura non sono prese in carico dal servizio sanitario nazionale e sono rese, appunto, invisibili - sostengono i promotori dell’iniziativa - per questo motivo, il documentario vuole portare l’attenzione sulla reale gravità di questi casi, attraverso le voci dei danneggiati, ma anche dei professionisti del mondo della sanità e della magistratura, e sul diritto di queste persone ad essere ascoltate e curate”. 

Difesa minori, infine, si dice orgogliosa della possibilità offerta a Chieti. “Abbiamo ottenuto non solo lo spazio pubblico ma anche gratuitamente presso il prestigiosissimo museo Costantino Barbella perché le istituzioni abruzzesi (diversamente dal resto d’Italia) grazie al presidente della giunta regionale Marco Marsilio, all’assessore regionale Nicoletta Verì non hanno mai negato il confronto. Ringraziamo la cittadinanza di Chieti nella persona del sindaco per averci accolto” conclude Nico Liberati.
 

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