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Stretta l'intesa tra Comune e Soprintendenza: "Insieme per la tutela culturale"

Lunga riunione delle commissioni Cultura e Lavori pubblici, con la Soprintendente Mencarelli, per parlare degli scavi in piazza San Giustino e degli altri cantieri aperti

Avevano destato molto clamore, in città, i ritrovamento archeologici emersi dagli scavi per la riqualificazione di piazza San Giustino, lo scorso dicembre. Una scoperta che aveva messo in moto associazioni, partiti politici e comitati cittadini, al punto che l'amministrazione aveva annunciato la volontà di organizzare una riunione congiunta delle commissioni Cultura e Lavori pubblici, per fare il punto sui ritrovamenti. 

E la seduta, durata due ore e mezza, si è tenuta da remoto questa mattina, trasmessa in diretta Facebook per consentire a tutti i cittadini interessati di assistere. Ospite delle commissioni presiedute dai consiglieri Luca Amicone e Vincenzo Ginefra è stata la Soprintendente all’Archeologia, Beni culturali e Paesaggio, Rosaria Mencarelli con il suo staff tecnico. Hanno partecipato anche il sindaco Diego Ferrara, il presidente del consiglio comunale Luigi Febo e i due assessori comunali alla Cultura e ai Lavori Pubblici, Paolo De Cesare e Stefano Rispoli.

Al termine della riunione, si è deciso di suggellare una intesa istituzionale tra la Soprintendenza e il Comune, per lavorare insieme alla tutela culturale dell'intera città, così da farne la chiave del rilancio cittadino. L'obiettivo dell'intesa tra i due enti non è solo la valorizzazione degli ultimi ritrovamenti archeologici e dei siti storici della città, ma anche delle altre emergenze culturali, dalla ex caserma Berardi, alla ex Bucciante, fino al parco urbano del Tricalle, in fase di realizzazione. 

“Per la prima volta - commentano i presidenti delle commissioni Cultura e Lavori Pubblici, Luca Amicone e Vincenzo Ginefra -il lavoro delle commissioni viene condiviso con la città, grazie alla diretta Facebook. Una trasparenza prevista dal regolamento, che noi abbiamo applicato perché l’argomento era molto sentito e che diverrà metodo, ogni qualvolta affronteremo tematiche importanti come questa. Abbiamo poi scelto di fare una commissione congiunta, perché argomenti che riguardano settori diversi non possono essere affrontati a compartimenti stagni e anche perché la Cultura abbia lo stesso peso e la stessa attenzione dei lavori pubblici e di altre realtà. Linea condivisa in primis dal sindaco, che l’ha messa nero su bianco sulle linee di mandato e che lo ha ribadito oggi, alla sua prima applicazione con l’intesa operativa nata con la Soprintendenza. Questo percorso apre le porte alla costruzione di una vera vocazione culturale della città".

La Soprintendente Mencarelli ha dato piena disponibilità nel corso della seduta, rispondendo in maniera completa alle istanze dei cittadini e delle associazioni, rivoltele dai commissari. Al centro della discussione, oltre a piazza San Giustino, lo stato dell'arte di lavori come quello alla chiesetta del Tricalle, che diventerà un parco archeologico aperto. Per la prima volta a Chieti, sarà gestito da una cooperativa di comunità.

Si è parlato anche del recupero del complesso delle Terme Romane, delle ex caserme Berardi e Bucciante, con un focus specifico sui lavori di piazza San Giustino. In merito a questo, l'assessore Rispoli ha comunicato che ci sarà un progetto di variante, per dare alla città una piazza vivibile e maggior tempo agli scavi in corso.

"Tutto questo - commentano Amicone e Ginefra - a riprova che la cultura non può essere considerata un argomento 'isolato', ma va affrontato come valore aggiunto e vera e propria vocazione su cui puntare, per creare economia e turismo, come ha rimarcato l’assessore alla Cultura Paolo De Cesare. Prima, Comune e Soprintendenza si rincorrevano: oggi, invece, andranno insieme e di pari passo e d’ora in poi si farà una progettualità condivisa fra le necessità della città dal punto infrastrutturale e la tutela della storicità e della cultura, facendo sì che questa coniugazione porti a un’idea di città capace di investire sulla sua storia e sul suo patrimonio per avere ricadute economiche e turistiche prima mai sfruttate a dovere. Chiaramente, ci sono anche grandi argomenti legati anche alla storicità di Chieti, che andremo ad affrontare in modo omogeneo attraverso gli strumenti di pianificazione territoriale, ad esempio il piano colore, o il piano urbanistico, ma ciò che conta è faremo in modo che la via percorsa dal Comune nell’agire, sarà la stessa della Soprintendenza”.

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