L’intermediario bancario è responsabile per inadempimento se non informa adeguatamente l’investitore  dei rischi cui può incorrere.

Lo ha stabilito l'arbitro per le controversie bancarie che ha condannato, a seguito di ricorso presentato dall’associazione Codici a tutela del cittadino, un noto istituto bancario a risarcire una ignara coppia della provincia di Chieti. La coppia dopo aver affidato i propri risparmi ad un consulente finanziario di fiducia, ne aveva persi oltre il 50%, malgrado avessero rappresentato la loro scarsa propensione al rischio.

A raccontare come sono andati i fatti è la responsabile di Codici Chieti, l'avvocato Concetta Nasuti: "Una coppia della provincia di Chieti viene contattata dal proprio consulente finanziario che ne seguiva la posizione per conto dell’intermediario bancario, affinché investisse i propri risparmi (circa 50.000,00 euro) fino allora allocati in Bot/Btp ed altri titoli a basso rischio, in una serie di strumenti finanziari derivati “c.d. covered warrant”. Malgrado lo scarso profilo al rischio della coppia, più volte rappresentato e le rassicurazioni del consulente, gli stessi nel corso del tempo subivano una perdita di circa 28.000,00 euro (sui 50,000,00 investiti)".

Per questo motivo i coniugi si sono rivolti all’associazione Codici la quale, per il tramite di uno dei legali di riferimento, nella specie l’avvocato Stefania Cornacchia, si è rivolta in sede stragiudiziale all’arbitro bancario, riuscendo a provare la responsabilità dell’intermediario e ad ottenere conseguentemente, il risarcimento di circa 22.000,00 euro oltre interessi legali e rivalutazione.

"Grande è stata la soddisfazione della coppia e della nostra associazione sempre pronta a garantire i diritti della parte più debole del rapporto contrattuale" conclude Nasuti.