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Infortuni sul lavoro, Inail: calo significativo in Abruzzo

Dal mese di gennaio nella nostra regione il numero è sceso da 47 a 22

In Italia tra gennaio e ottobre sono state 945 le denunce di infortuni mortali sul lavoro, il 9,4% in più dei primi 10 mesi del 2017 e 534.605 le denunce complessive di infortunio pari ad  un +0,2%. Le patologie di origine professionale denunciate sono state 49.760 (+1,9%). Lo certifica l'Inail nell' "Open data" dei primi 10 mesi dell'anno.

Cali significativi si registrano in Abruzzo, dove gli infortuni sono scesi da 47 a 22. Stesso trend nelle Marche (da 30 a 16). Geograficamente parlando è il Nord-Ovest l'area che registra l'aumento di incidenti mortali maggiore, spiccano i 25 casi in più del Veneto (da 75 a 100), i 20 in più del Piemonte (da 67 a 87) e i 19 in più della Lombardia (da 114 a 133).

A rimanere vittima di morte sul lavoro esclusivamente la componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati 81 in più (da 782 a 863), stabili a 82 quelli femminili.

L'incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (da 730 a 787), sia quelli extracomunitari (da 95 a 114) e comunitari (da 39 a 44) mentre una morte su due ha coinvolto lavoratori tra i 50 e i 64 anni, con un incremento tra i due periodi di 75 casi (da 366 a 441). In aumento anche le denunce che hanno riguardato gli under 34 (da 147 a 171) e gli over 65 (da 65 a 71 
casi). Sono diminuite, invece, le morti dei lavoratori tra i 35 e i 49 anni (da 286 a 262).

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