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Vaccino anti Covid agli informatori scientifici: la richiesta del consigliere regionale Blasioli (Pd)

L'esponente di opposizione chiede di inserirli tra le figure di pubblica utilità, come fatto da altre regioni, sebbene le linee guida ministeriali non lo prevedeano

Inserire gli informatori scientifici e del farmaco tra le categorie professionali da sottoporre al vaccino anti Covid. È la richiesta inviata dal consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli, che stamani ha inviato una nota in merito al presidente della Regione Marco Marsilio, all’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e al direttore del dipartimento Sanità Claudio D'Amario.

Gli informatori, infatti, sono stati esclusi dalla prenotazione non solo nella prima fase, riservata agli operatori sanitari, ma anche nella seconda, in cui possono manifestare l'adesione al vaccino categorie deboli, disabili e over 80.

Il piano strategico per la vaccinazione elaborato dal ministero della Salute con il commissario straordinario per l'emergenza, l'Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa non prevede questa possibilità per gli informatori scientifici del farmaco, ma molte regioni hanno compreso questa figura tra gli operatori di pubblica utilità: in particolare Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Puglia e Sicilia.

"Troppo spesso - commenta Blasioli - in questi mesi, gli informatori scientifici si sono visti precludere l’accesso agli ospedali e agli ambulatori, nonostante avessero ricevuto una rigorosa formazione circa l’adozione di precisi protocolli di sicurezza e sull’utilizzo degli adeguati dispositivi di protezione individuale. Nè il loro lavoro può essere svolto 'da remoto', in quanto esso si basa sullo scambio continuo di competenze ed informazioni nei riguardi della classe medica, senza dimenticare il delicato compito di farmacovigilanza che la legge attribuisce loro. Parimenti importante è il caso in cui gli stessi vengono ammessi all’interno degli ospedali. Quello che è recentemente accaduto all’ospedale Santo Spirito di Pescara, con reparti contagiati, per citarne un esempio, impone che l’accesso sia consentito a persone il più possibile immunizzate. Ho chiesto un pronto riscontro a questa mia segnalazione - conclude il consigliere regionale del Pd - perché ritengo sia necessario inserire gli Informatori Scientifici tra le categorie di lavoratori da vaccinare in via prioritaria".

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