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Inchiesta sulla spese della Ops, i sindacati: "A rischio 27 posti di lavoro"

Fiom Cgil e Fim Cisl hanno chiesto un incontro alla proprietà della società partecipata da Comune e Provincia: "A fine anno scadranno tutte le convenzioni, tempi stretti per le proposte di rinnovo"

Sindacati preoccupati per i livelli occupazionali alla Ops, società in house di proprietà della Provincia di Chieti per l’ 89,7% e del Comune di Chieti per il 10,3%, dopo le notizie di stampa emerse sull'inchiesta avviata dalla Corte dei conti per presunte spese irregolari. La società si occupa della realizzazione di sistemi informativi per enti pubblici e della verifica delle manutenzione delle caldaie

“In appena un mese la Ops è stata alla ribalta della stampa almeno quattro volte e purtroppo non per questioni positive – affermano in una nota Andrea De Lutis della Fiom Cgil Chieti e Dorato Di Camillo della Fim Cisl Chieti - e, più passano le settimane, più i contenuti che vengono riportati assumono un peso maggiore. Il 20 dicembre 2022 siamo stati convocati dall’amministratore della Ops, quella doveva essere la sede per capire la condizione aziendale e chiedere informazioni sulle notizie apparse sulla stampa locale. L’amministratore ha tentato di rassicurarci sullo stato di salute aziendale, sul futuro occupazionale, nonché in merito alla nostra richiesta di chiarimenti per le notizie apparse sulla stampa”.

“Purtroppo, sia per la condizione aziendale, sia per le notizie, non abbiamo ricevuto informazioni tali che ci facessero ritenere soddisfatti – precisano i sindacati - infatti, già in quella sede abbiamo pre-annunciato la necessità di richiedere un incontro alla proprietà. Di certo le ultime notizie pubblicate in data 6 gennaio 2023 ci spingono a farlo tempestivamente”.

“La Ops occupa 27 persone fra lavoratrici e lavoratori di altissima professionalità – sottolineano De Lutis e Di Camillo - sperando che i fatti riportati vengano smentiti, abbiamo la necessità di avere più trasparenza e di mettere al sicuro i livelli occupazionali. Purtroppo, tutto sta accadendo in un momento delicato per la Ops: il prossimo 31 dicembre 2023 scadranno tutte le convenzioni con Provincia e Comune, le nuove proposte di rinnovo andranno presentate entro fine giugno. I tempi sarebbero già stretti in una condizione normale, figuriamoci in una situazione come quella che si sta prospettando”.

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