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Il coordinamento Tu.Vi.Va. chiede di fermare la colata di cemento sulla costa di Ortona

Il coordinamento si sta battendo per la bocciatura del nuovo PRG di Ortona: "Coprire la costa di centinaia di migliaia di mc cubi la costa dei trabocchi sarebbe lo scempio finale"

Fermare la proposta di nuovo Piano Regolatore Generale di Ortona che prevede una coltre di nuovo cemento all'ingresso delle riserve naturali dell'Acquabella e dei Ripari di Giobbe nonché lungo la costa tra lido Riccio e il Foro. Dopo gli incendi sarebbe il colpo finale": è questa la richiesta del coordinamento Tu.Vi.Va. agli enti che si riuniranno domani in una conferenza dei servizi a Ortona.

Come evidenziano le associazioni e gli operatori del settore del turismo riuniti nel coordinamento, "la proposta di Piano Regolatore prevede ben due aree di espansione della città da centinaia di migliaia di mc di nuovo cemento che andrebbero a sostituire le aree agricole di pregio paesaggistico con ulivi centenari che fanno da contorno alle riserve naturali regionali dell'Acquabella e dei Ripari di Giobbe. Inoltre, lungo la costa tra il lido Riccio e la foce del Foro, una zona oggi scelta da turisti che vogliono vivere un'atmosfera raccolta e non caotica come qualsiasi altra città costiera dell'Adriatico, grazie alla presenza di dune pregiate, sono previste aree con destinazione turistica in cui realizzare nuovi alberghi e strutture fisse come discoteche.

La proposta di nuovo piano regolatore prevede una surreale crescita della popolazione di oltre 1/3 rispetto all'attuale, nonostante il decremento demografico a cui assistiamo e non considera affatto l'enorme quota di patrimonio edilizio vuoto, con centinaia di appartamenti e abitazioni disabitate. Inoltre bisognerebbe rivalutare il recupero del centro storico a fini turistici, considerata la vicinanza con il porto e la stazione ferroviaria e non certo dislocare altri centri urbani nella campagna esacerbando tutti i problemi legati ai servizi di trasporto e di depurazione. Ricordiamo che a Ortona già ora oltre il 13% del territorio è cementificato, quasi il doppio rispetto alla media nazionale del 7% e ben oltre il 5% della media regionale, come accertato dai recenti dati dell'Ispra".

Le associazioni del coordinamento Tu ViVa chiedono quindi agli enti convocati per la conferenza dei servizi di domani 31 agosto di bocciare questa proposta pianificatoria "che rappresenta un vero e proprio attacco al territorio degno degli anni '70 del secolo scorso". Le stesse hanno presentato le osservazioni alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano.

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