VIDEO-Le Iene gettano ombre sulla squalifica per doping del pilota vastese Iannone: "Una decisione politica"
l motociclista dell'Aprilia era stato trovato positivo positivo a una piccola quantità di steroide nel 2019, al Gran Premio di Malesia, ma ha sempre portato avanti la tesi dell'intossicazione alimentare
Il pilota vastese Andrea Iannone è stato sospeso per 4 anni dalle competizioni per doping o per pressioni di altro genere?
È la domanda al centro del servizio di Alessandro Di Giuseppe andato in onda ieri sera nella trasmissione di Italia 1 Le Iene.
Il motociclista dell'Aprilia era stato trovato positivo al drostanolone (uno steroide usato per ingrossare i muscoli) in un controllo antidoping del 3 novembre 2019, in occasione del Gp di Malesia. Il 17 aprile, in primo grado, gli erano stati inflitti 18 mesi di stop. Lui si era difeso sin dai primi momenti sostenendo la tesi della contaminazione alimentare, che è stata anche riconosciuta nella sentenza di condanna a un anno e mezzo, legata all'assunzione involontaria di carni trattate nelle settimane trascorse in Asia dal pilota, fra ottobre e novembre 2019, per le gare di MotoGp.
A Le Iene, è stato lo stesso Iannone a ripercorrere la giornata del 3 novembre 2019 a Sepang, spiegando di aver saputo la notizia da un giornalista, che voleva intervistarlo, e di aver pensato a uno scherzo. Per poi ricostruire, anche con il suo legale, l'avvocato Antonio De Rensis, quel che è accaduto dopo e quelle che, oggi, ritiene siano anomalie.
Nel servizio si sostiene la tesi, avvalorata da diversi esperti, che Iannone abbia assunto quella minima quantità di sostanza dopante dopo aver mangiato carne contaminata. Ma la Wada, l'agenzia anti doping, ha ritenuto di dover squalificare il pilota vastese in maniera pesante. Una decisione, accusano alcuni addetti ai lavori ai microfoni de Le Iene, "politica e in malafede".
Jorge Viergas, presidente della Federazione internazionale motociclismo, ha addirittura ammesso che ridurrebbe la pena di Iannone, se ne avesse la facoltà.