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Conflitto Russia-Ucraina, a Chieti i sindacati scendono in piazza per dire: "No alla guerra"

Il presidio è stato convocato per sabato 26 (ore 9,30) da Cgil, Cisl e Uil in prefettura

Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil di Chieti hanno convocato un presidio per sabato 26, alle ore 9,30, nel palazzo della prefettura esprimendo "profonda apprensione" per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

"La vita e la sicurezza di milioni di persone - scrivono i sindacati - sono concretamente messe a rischio da questa guerra che sta già causando morti e feriti. Manifestiamo forte preoccupazione per gli scenari futuri e per gli esiti di uno scontro bellico che sono sempre imprevedibili e nefasti. Oltre ai risvolti negativi in termini sociali e umani cresce l’incertezza sui mercati finanziari".

Cgil, Cisl e Uil ricordano inoltre che "la nostra provincia che ha già subito pesanti ripercussioni a causa della pandemia Covid-19, potrebbe avere altrettante ingenti ricadute negative in termini economici avendo con la Russia intensi rapporti commerciali e di esportazione, oltre all’inevitabile ripercussione sul fronte dell’aumento del costo energetico che avrebbe come effetto una ulteriore ripercussione sul versante occupazionale.Ribadiamo la necessità della costruzione di una soluzione politica e negoziata che porti alla pace. Il Governo Italiano e l'Unione Europea devono ribadire il rifiuto di ogni tipo di intervento militare, promuovendo un clima di distensione e cooperazione.In queste ore stiamo seguendo con particolare attenzione il susseguirsi degli eventi e all’angoscia e al dolore dei popoli coinvolti in questa terribile situazione rispondiamo mobilitandoci con tutte le associazioni e le forze democratiche per dire no alla guerra e a ogni forma di conflitto armato".

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