rotate-mobile
Attualità Orsogna

Scontro a colpi di manifesti: Guardiagrele e Orsogna fanno pace dopo 222 anni

I sindaci Donatello Di Prinzio ed Ernesto Salerni si sono incontrati nel municipio di Guardiagrele per brindare insieme e ricucire i rapporti. La lite su quel lontano 25 febbraio 1799

Uno conflitto riacceso nei giorni scorsi a causa del manifesto con il quale il Comune di Guardiagrele ricordava il 25 febbraio 1799. In quella data, infatti, Guardiagrele fu attaccata dalle truppe francesi del generale Coutard. Ci furono circa 500 cittadini guardiesi uccisi, poi la cittadina fu poi saccheggiata da bande di uomini provenienti da Orsogna che bruciarono anche gli archivi comunali e notarili.

Una storia tornata alla luce a causa di una frase sul manifesto fatto stampare dal Comune di Guardiagrele dove si ricorda, appunto, dei "cittadini caduti combattendo contro i francesi prima e contro gli orsognesi poi". 

guardiagrele-4

Una citazione che non è piaciuta agli orsognesi. Al manifesto, dunque, ha risposto il Comune di Orsogna, con un' altra locandina in tono polemico:

"Colpisce che l'amministrazione di un paese a noi confinante sia potuta arrivare a tanto e, dopo secoli, fomenti ancora un tale odio verso una popolazione che ha sofferto tanto e duramente nella Seconda Guerra Mondiale e poi, con immani sacrifici, nella concordia e nella pace, ha saputo rinascere. L'amministrazione comunale guardiese strumentalizza fatti di un passato ormai lontanissimo, tra l'altro, senza conoscere le cause che li originarono e li decontestualizza per riproporli in maniera gratuita e provocatoria. Mai ci saremmo aspettati un comportamento di questa gravità verso i cittadini di Orsogna".

orsogna-4

Lo scontro tra i due comuni fortunatamente è "rientrato". I sindaci Donatello Di Prinzio ed Ernesto Salerni si sono incontrati nel municipio di Guardiagrele per brindare insieme e riconsolidare i rapporti.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scontro a colpi di manifesti: Guardiagrele e Orsogna fanno pace dopo 222 anni

ChietiToday è in caricamento