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Guardia di finanza: controlli per la verifica dei beneficiari di prestazioni sociali agevolate a Guardagrele e San Salvo

Un protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra il comando provinciale di Chieti e i sindaci delle due città. I finanzieri avranno la possibilità di accedere rapidamente a dati e notizie al fine di individuare le eventuali contraddizioni con quanto dichiarato attraverso l’Isee

Un protocollo d’intesa per la verifica dei beneficiari di prestazioni sociali agevolate è stato sottoscritto tra il comando provinciale della guardia di finanza di Chieti e le città di San Salvo e Guardiagrele. Il protocollo, firmato dal comandante provinciale Michele Iadarola e dai sindaci Emanuela De Nicolis (San Salvo) e Donatello Di Prinzio (Guardiagrele), è finalizzato ai controlli relativi alla posizione reddituale e patrimoniale dei soggetti beneficiari e del relativo nucleo familiare, di prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata. 

“L’accordo siglato - evidenzia in una nota il comando provinciale della guardia di finanza - ha il comune obiettivo di implementare le iniziative di cooperazione a tutela del Bilancio pubblico statale e degli enti locali, rafforzando il sistema dei controlli al fine di contrastare chi, attraverso raggiri o false dichiarazioni, tenti di beneficiare delle misure di aiuto sociale. In particolare, la sinergia messa in campo prevede l’iniziativa delle due città che segnaleranno alla guardia di finanza le misure e/o i contesti da cui provengono le dichiarazioni di dubbia veridicità e sulle quali verranno condotte mirate attività di analisi ed approfondimento da parte delle fiamme gialle, attraverso una serie di controlli sui redditi e patrimoni dei nuclei familiari assegnatari, con l’obiettivo di assicurare l’accesso alle prestazioni agevolate a chi ne ha effettivamente diritto".

Con questo accordo i finanzieri avranno la possibilità di accedere rapidamente a dati e notizie al fine di individuare le eventuali contraddizioni con quanto dichiarato attraverso l’Isee, la dsu e l’effettivo tenore di vita. "La realizzazione del predetto interscambio informativo e, più in generale, il trattamento dei dati personali gestiti nell’ambito del protocollo saranno improntati al rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e necessità dettati dalla normativa vigente - precisano ancora - . Successivamente, i teparti operativi delle fiamme gialle comunicheranno gli elementi significativi delle eventuali irregolarità accertate ai due Enti locali per le conseguenti iniziative volte al recupero delle somme illecitamente percepite, mentre i responsabili verranno segnalati all’autorità giudiziaria per le fattispecie penali rilevate".

"Il protocollo d’intesa -  conclude ilo colonnello Michele Iadarola - conferma come sia sempre maggiore la collaborazione tra le Istituzioni dello Stato prevenzione e la repressione di frodi e abusi di natura economico-finanziaria e delle condotte lesive degli interessi pubblici, così da tutelare l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto".

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