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Green pass per tutti dal 15 ottobre, Marsilio: "Una scelta che genera conflittualità sociale"

A margine di un evento sulla cyber security a Chieti, il governatore torna a dire la sua sulle ultime misure del governo e sulle conseguenze: "Un allarme che io avevo lanciato e del quale non si è tenuto conto"

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, torna a dire la sua sul green pass a due giorni dall’entrata in vigore dell’estensione della carta verde a tutti i lavoratori della pubblica amministrazione e nelle aziende private. “Molti miei colleghi che oggi lanciano l'allarme e chiedono al governo di adottare misure diverse, quando ci siamo confrontati avevano sottovalutato le problematiche che un'adozione di questo tipo del green pass avrebbe provocato sui luoghi di lavoro, alla conflittualità sociale che si sta moltiplicando” ha affermato a margine di un evento alla Leonardo di Chieti parlando di "un allarme che io avevo lanciato e del quale non si è tenuto conto".

“Noi facciamo del nostro meglio – ha dichiarato all’Ansa - e cercheremo di essere all'altezza anche di questa sfida. Dispiace che il Governo non abbia voluto ragionare prima di questi limiti. Spero che dal 15 ottobre si riesca a fronteggiare i problemi, altrimenti credo che pragmaticamente il Governo farà bene a rivedere anche con i sindacati, tra i primi a sollevare queste problematiche, la messa a punto di un sistema più gestibile".

Marsilio è tornato anche sul tema della vaccinazione obbligatoria.  "Se si decide che è facoltativa, ma poi a chi non si vaccina si toglie lo stipendio - ha detto ancora il governatore - non mi pare che questo confine di libertà sia molto ampio. Ed è quello che sta provocando una forte conflittualità. Non a caso quando mi sono confrontato con uno dei comitati contrari al Green pass, di fronte all'ipotesi dell'obbligo vaccinale mi è stato risposto 'correremmo tutti a farci il vaccino', perché sarebbe il segnale di uno Stato che si fida dei vaccini e garantisce i cittadini rispetto alle conseguenze avverse che in qualche raro caso possono accadere".

Il presidente ha concluso aggiungendo che continuerà a portare avanti con convinzione la campagna vaccinale in Abruzzo, “tuttavia - ha chiosato - questa zona grigia di persone che non si sono vaccinate e che continuano a non volersi vaccinare non perché siano ideologicamente ostili esiste perché da parte dello Stato ci sono stati comportamenti poco chiari, ambigui, degli errori di comunicazione evidenti che hanno creato confusione, incertezza e sbandamento in una parte della popolazione più sensibile alle teorie complottiste e ai dubbi alimentati sui forum".
 

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