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"Gli effimeri del crocevia", Emiliano D’Alessandro presenta il suo terzo libro: un tributo alla musica

Si fregia di due importanti prefazioni l'autore teatino: quelle di Lino Patruno e del cantautore Setak

Emiliano D’Alessandro presenta "Gli effimeri del crocevia": l’ultimo libro del giornalista e autore teatino per edizioni Il Viandante. 

Un romanzo che è un tributo alla memoria, all'amicizia e soprattutto alla musica. Una chitarra trovata tanti anni fa nel baule di un'auto, intreccia le vite e i destini di tre uomini. Si troveranno costretti a sciogliere un intrigato rebus scritto su di un pentagramma che li porterà, inevitabilmente, a intraprendere un lungo viaggio ai confini delle loro origini col sottofondo delle note del jazz e del blues.

D’Alessandro, alla terza opera, si fregia della prefazione di due nomi importanti della musica: il maestro Lino Patruno, musicista jazz, compositore, autore di colonne sonore, sceneggiatore, regista televisivo e il cantautore abruzzese Setak, al secolo Nicola Pomponi.

“Un romanzo appassionato, denso di emozioni e intriso di blues e di jazz. Ma anche colmo di personaggi che hanno fatto grande questa musica, molti dei quali sono stati presenza costante nella mia vita di musicista. E poi si parla di una chitarra, la Gibson, usata dai più grandi chitarristi della storia, la stessa che uso da più di cinquant’anni nei miei concerti” così Lino Patruno descrive il libro scritto da Emiliano D’Alessandro.   

Setak scrive a proposito de “Gli effimeri del crocevia”: “In questo libro ho ritrovato quel senso di stupore e quella sana ingenuità vissuta in quegli anni. Ho rivisto quel ragazzo che durante gli inverni di paese, con la chitarra tra le braccia, dalla finestra vedeva l’America”. Dopo l’anteprima estiva alla mostra dell’artigianato artistico abruzzese di Guardiagrele, D’Alessandro si prepara alle prossime presentazioni.

Emiliano D’Alessandro nasce a Chieti nel 1973, vive e lavora in Abruzzo. Il suo primo romanzo, “La collina dei fuochi fatui”, (ed. Solfanelli, 2008) ha ottenuto importanti riconoscimenti. Il suo secondo romanzo, “Un giorno come ieri”, (ed. StreetLib, 2015) si impone sin da subito al pubblico come romanzo che riecheggia la tradizione più classica della narrativa italiana. È responsabile settore cultura regione Abruzzo per “l'Italia dei Diritti”.

Dal 2020 è anche podcaster con “Mantica”, una trasmissione che racconta le abitudini, le fobie, i vizi e le manie dei più grandi scrittori.
 

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