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Giorno del ricordo, Ferrara alla commemorazione: "Sono qui perché ritengo sacra e inviolabile ogni vita umana” [FOTO]

La cerimonia in largo Martiri delle Foibe promossa dall’amministrazione comunale e organizzata dal Comitato 10 Febbraio

"La storia torna alla luce": questo il nome dato alla commemorazione odierna in largo Martiri delle Foibe a Chieti Scalo, dove è stata celebrata la Giornata del ricordo per le vittime e gli esuli giuliani, istriani e dalmati promossa dall’amministrazione comunale e organizzata dal Comitato 10 Febbraio.

Sul posto autorità civili e militari, con il sindaco Diego Ferrara, l’assessore Manuel Pantalone e il consigliere Roberto Miscia, a capo del comitato per una riflessione aperta sugli eventi a causa di cui morirono tantissimi italiani. Durante la mattinata è stata depositata una corona in memoria delle vittime.

“Se la giornata del ricordo, in memoria dei civili trucidati nelle foibe, è una commemorazione dove si fondono pietà umana, condanna degli orrori della guerra, ripulsione verso le atroci ingiustizie che solo il genere umano sa infliggere ai propri simili – le parole del sindaco Diego Ferrara - è altrettanto giusto e pacificatorio prendere le distanze da ogni negazionismo, da qualunque lato provenga. Renderemo davvero giustizia ai nostri e a tutti i morti, di tutte le guerre, se stimoleremo la ricerca storica portandola nelle piazze e nei luoghi pubblici e saremo costruttori di memoria civile. Sono certo che tutti noi, qui presenti, siamo persone pacifiche e di buon senso, sensibili alla lezione della storia e contrari alla sua strumentalizzazione politica. Questo è uno dei motivi che mi vedono qui, ma quello principale è che ritengo sacra e inviolabile ogni vita umana”.

"Momenti come questo sono fondamentali per consolidare la verità attorno ad una tragedia del popolo italiano a lungo osteggiata e ridotta nella sua narrazione. Restituire non solo dignità agli oltre 10 mila italiani infoibati ma soprattutto alimentare nelle giovani generazioni, attraverso la diffusione delle vicende del confine orientale, la speranza di non dover mai più osservare nella storia avvenire eccidi, pulizie etniche e persecuzioni disumane" ha commentato il consigliere di FdI Roberto Miscia.

Nella notte, sul colle, è apparso anche uno striscione a firma della Comunità militante coscienza e dovere per ricordare la tragedia delle foibe.

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