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Giorno della Memoria: testimonianze e musica nel salone della prefettura, gli studenti consegnano le medaglie

Domenica mattina la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore nel salone di rappresentanza. Medaglie d'onore ai familiari dei cittadini della provincia di Chieti deportati in Germania durante la seconda guerra mondiale 

Sono state consegnate ieri al Palazzo del Governo di Chieti le medaglie d’onore in memoria di quattro cittadini della provincia deportati in Germania durante la seconda guerra mondiale.

La cerimonia si è svolta alla presenza di parlamentari, sindaci, autorità, rappresentanti della magistratura, delle forze dell’ordine e, naturalmente, dei familiari degli insigniti.
Il prefetto Giacomo Barbato, nell’intervento di apertura, ha sottolineato il particolare apprezzamento per la presenza di tanti giovani studenti in rappresentanza  di tutte le scuole superiori di Chieti.

Proprio ai giovani il prefetto ha voluto assegnare il compito di consegnare le medaglie d'onore ai familiari dei cittadini deportati durante la seconda guerra mondiale, a sottolineare il legame tra generazioni per custodire la memoria dei tragici eventi ricordati e “per dare sostanza, anche fisica e visiva,alla necessità che vi sia un ininterrotto incontro tra generazioni, fraternamente unite nel segno della continuità di alti valori morali, per la trasmissione della memoria”. 

La cerimonia è stata arricchita dalla testimonianza del signor Nicola Torello, classe 1923, internato a Welz in Germania, nonché da racconti e letture a cura del dott. Mario Pupillo, nella veste di attore, e di Giancamillo Marrone, attore e regista. Il Maestro Michele Di Toro ha scelto brani classici di particolare intensità per accompagnare al pianoforte i vari momenti della cerimonia. 

 “Ecco il senso forte della celebrazione del Giorno della Memoria: pensare il nostro comune passato come opportunità morale e conoscitiva, stimolo a sormontare le angustie, i fantasmi e le bassezze del presente. Strumento prezioso – ha aggiunto il prefetto - per selezionare da esso gli insegnamenti che consentano di non precipitare di nuovo nell’errore, nell’orrore e nella barbarie”.

Le medaglie sono state consegnate ai familiari di Camillo Rosati, internato dal 9 settembre 1943 al 13 aprile 1945 nel campo di concentramento di Jena in Germania; Filippo Di Fabio, internato dal 19 settembre 1943 al 25 giugno 1944 nel campo di concentramento di Paderbord in Germania; Nicola Di Matteo, internato nel campo di concentramento di Meppen in Germania fino al 10 settembre 1944; Gino D'Alessio, internato in campo di concentramento in Germania dal 9 settembre 1943 fino al 15 aprile 1945.

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