Fuochi di Francavilla, Movimento Animalista: "Occasione mancata per il sindaco Luciani"
Gli animalisti criticano l'idea di Antonio Luciani per salvare la tradizione dei fuochi a mare che prevede la distribuzione di trenta postazioni di lancio sulla costa
Non piace alle associazioni animalista la proposta del sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, per salvare la tradizione dei fuochi a mare del 18 agosto. Per evitare pericolosi assembramenti in un unico punto della città Luciani propone di distribuire trenta postazioni di lancio lungo tutti i sette chilometri di costa, una ogni 250 metri , così che i cittadini potranno assistere allo spettacolo pirotecnico anche dai propri balconi, o magari recandosi in spiaggia con mascherine ma in piccoli gruppi.
Esprime il proprio dissenso Paola Giorgiani, coordinatrice del Movimento Animalista di Francavilla al Mare: “Da sempre siamo stati contrari ai fuochi pirotecnici, le cui conseguenze sono ogni volta drammatiche: cani e gatti in preda al panico e disorientati, che in molti casi tentano di fuggire esponendosi ad incidenti con gravi conseguenze anche per gli automobilisti, o che si gettano nel vuoto se lasciati soli sui balconi; uccelli terrorizzati che scappano in piena notte dai loro nidi per finire spesso schiantati contro edifici e automobili; animali anziani e deboli di cuore che muoiono di infarto. A prescindere dall’emergenza Covid , ci piace ricordare al sindaco che in molte città d’Italia e del mondo da tempo i classici spari sono stati sostituiti da fuochi pirotecnici silenziosi, o da giochi di luce non meno festosi accompagnati da musica. Tra l’altro, l'idea di distribuire le postazioni di lancio lungo l’intera costa francavillese acuirà maggiormente il problema, perché il rumore verrà percepito dagli animali in modo ancora più amplificato e per una durata maggiore, senza alcuna via di fuga da un frastuono per loro fonte di grande sofferenza, stress e pericolo. Inoltre, se il sindaco ipotizza meno assembramenti perché ciascuno assisterà allo spettacolo dal balcone delle proprie abitazione, evidentemente dimentica che da tempo immemore i fuochi del 18 agosto non sono seguiti dai soli residenti, bensì richiamano migliaia di persone da tutte le località limitrofe: dove crede che finiranno queste persone? Ospitate sui balconi dei residenti, o, piuttosto, in folti gruppi sulle spiagge?”
Sull’argomento è intervenuto anche Guido Mammarella, coordinatore per la regione Abruzzo del Movimento fondato da Michela Vittoria Brambilla. “È stupefacente - dice Mammarella - che in un momento storico in cui si sono fermate anche le Olimpiadi, il Sindaco di Francavilla al Mare debba a tutti costi salvare una tradizione che tra l’altro da molti anni pare ridotta a mero folklore commerciale. Le tradizioni, a volte vengono rimodulate o ripensate in modalità più vicine al mutato sentire dei cittadini, e possiamo dirLe che si sta consolidando una nuova coscienza civile che tiene in gran conto il benessere e la tutela degli animali, messi in serio pericolo dai tradizionali spari. In tutta Italia i fuochi pirotecnici sono in disuso in considerazione delle sofferenze che arrecano agli animali; se a ciò si aggiunge lo stato d’emergenza sanitaria ancora in vigore, non si comprende davvero quali siano le ragioni della Sua decisione, tra l’altro opposta a quella saggiamente adottata anche da altre città abruzzesi, prima fra tutte la vicina Pescara che pure ha annullato i fuochi dedicati a Sant’Andrea".
Mammarella propone poi dei "molti modi alternativi per celebrare una festività patronale, magari l’organizzazione di un evento di solidarietà sarebbe stato più consono al periodo storico che stiamo attraversando e che ha visto molte vittime anche in Abruzzo; forse i costi di questo spettacolo potevano essere impiegati diversamente in favore dei cittadini. Ma soprattutto, poteva essere l’occasione per avviare una nuova tradizione, quella di una Città che presta maggiore attenzione anche nei confronti dei propri animali e di tutti quei cittadini - e sono la maggioranza – che hanno a cuore il loro benessere. In fondo, come disse qualcuno evidentemente molto 'illuminato', la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali. Peccato per l'occasione mancata“.