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Mater Domini gremita per l'ultimo saluto a Padre Lorenzo, l'arcivescovo: "Ora non lasciamo andare via i frati da Chieti"

In tantissimi a Chieti hanno salutato per l'ultima volta l'amato frate. Bruno Forte è intervenuto sulla questione dei frati cappuccini di Chieti e Guardiagrele

"Con quella lunga barba lo ricorderemo come un profeta che il Signore ci ha voluto regalare". Queste le parole commoventi dell'arcivescovo Bruno Forte che ha celebrato oggi, 23 dicembre, le esequie di Padre Lorenzo Polidoro, il frate cappuccino scomparso giovedì scorso.

Una morte che ha lasciato un grande vuoto in particolare nelle comunità di Chieti e Lanciano, le città dove Padre Lorenzo, al secolo Giustino Polidoro, ha lasciato il segno.

Il coro del Sacro Monte dei Morti ha dedicato il Te Deum in apertura di celebrazione per poi chiudere con lo struggente Miserere di Selecchy: un omaggio sentito a un figlio di Chieti, nato novant'anni fa nel capoluogo teatino, che tanto ha compiuto per le comunità dove ha prestato la sua opera.

A rappresentare il Comune di Lanciano era presente Gemma Sciarretta, presidente del consiglio comunale. Padre Lorenzo era dal 2008 cittadino onorario della città frentana. Proprio a Lanciano, il frate amato da tutti ha creato due società sportive: Spal (San Pietro Apostolo Lanciano) calcio e Spal Volley e due campi scuola per i bambini della scuola materna dello stadio.    

Per il Comune di Chieti tra i banchi il sindaco di Chieti, Diego Ferrara. Durante l'omelia l'arcivescovo Bruno Forte ha ricordato come "Padre Lorenzo anche sul letto di morte mi ha accolto con un sorriso. Abbiamo pregato insieme. È stato un testimone della fede per i tanti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo".

Funerali Padre Lorenzo - Mater Domini

Poi l'intervento di Forte a difesa dell'ordine dei frati cappuccini a Chieti. "Ora non lasciamoli andare via - ha tuonato monsignore - è già successo a Guardiagrele nonostante la mia contrarietà" sottolineato dal sincero l'applauso da parte dei presenti .

Tra i più commossi Padre Raffaele, che viveva con lui a Mater Domini ("Questa mattina mi sono svegliato e ho sentito forte la sua assenza") ma sono tutti i frati cappuccini presenti in lacrime. Accanto a loro gli scout.

Padre Matteo Siro, provinciale dell'ordine dei frati minori cappuccini, ha ringraziato "i tanti che in questi giorni ci sono stati vicini, lo avevo conosciuto personalmente da poco ma da tempo me ne parlavano come di una persona straordinaria".

Poi il ricordo di chi è cresciuto insieme a lui nella parrocchia di San Pietro a Lanciano, tra questi Gemma Sciarretta, presidente del consiglio comunale che ne ha ricordato l'importanza per la comunità frentana.

Poi l'uscita del feretro che si allontana tra gli applausi a chiusura di una storia che, di certo, nessuno dimenticherà mai.

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