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Bonifica vecchie discariche, il sindaco Di Prinzio contrattacca: "I ritardi non sono responsabilità della mia amministrazione"

Nodo del contendere è l'intervento a Brogniti e Colle Barone: il gruppo di opposizione Guardiagrele il bene in comune, che fa capo all'ex primo cittadino Dal Pozzo, aveva paventato il rischio di perdere i fondi

"I ritardi per la bonifica delle vecchie discariche di Brogniti e Colle Barone non sono responsabilità di questa amministrazione". 

Così, il sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio replica al gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune, in cui siede anche l'ex sindaco Simone Dal Pozzo, che aveva polemizzato sulle lungaggini dell'iter per la bonifica, paventando che si rischiasse così di perdere i fondi stanziati. 

"Il contratto di progettazione - puntualizza Di Prinzio - è stato sottoscritto l’1 giugno 2021. Per questo motivo, i progettisti sono a lavoro da quella data per redigere il progetto definitivo e di conseguenza quello esecutivo. C’è da sottolineare, però, che durante i primi due anni dalla convenzione, stipulata nel maggio 2019, la passata amministrazione con il sindaco Simone Da Pozzo non è riuscita ad affidare il progetto definitivo, perdendo così del tempo utile".

"Dopo un anno e mezzo di forte ritardo - incalza il primo cittadino - la gara che era in corso al momento del nostro insediamento si è conclusa, subendo anch’essa qualche ritardo procedurale, a causa di una attenta verifica di tutta la documentazione. Gli attuali progettisti sono adesso al lavoro. Siamo consapevoli che la quantità di tempo trascorso sia rilevante, ma ci tengo a dire che la responsabilità non è di questa amministrazione".

Il sindaco rassicura che "durante questo periodo estivo si lavorerà alacremente, sempre considerando la complessità delle zone in cui è necessario intervenire. Per questo si procederà anche con una verifica attenta e puntuale a livello geologico, al fine di capire il tipo di lavoro da portare avanti proprio perchè le discariche sorgono su un costone di calanco che è inaccessibile in molti punti. Tuttavia - conclude - si andrà avanti per concludere prima di tutto la fase progettuale per poi concentrarsi su un eventuale affidamento dei lavori per l’esecuzione delle opere".

Conclude infine Di Prinzio: «sarà comunque necessario chiedere una proroga alla Regione, per prima cosa perché tutto il lavoro relativo ai rilievi e agli studi, a causa delle condizioni idrogeologiche della zona appare molto complesso. In più il fattore “Covid” non ha giocato a nostro favore, infatti i tempi si sono allungati anche a causa della pandemia bloccando del tutto i settori coinvolti».

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