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Focolaio dopo l'uccisione del maiale: a Pizzoferrato salgono a 71 i positivi

Proseguono i tamponi a tappeto: nella seconda giornata dello screening avviato dalla Asl sono stati registrati altri 5 casi che portano il totale a 71, su circa mille abitanti

Cresce il numero di positivi a Pizzoferrato, comune montano fino a due mesi fa senza alcun caso di coronavirus: l'impennata di contagi sarebbe da imputare, come ha ipotizzato anche il sindaco Palmerino Fagnilli, al "rito dell'uccisione del maiale" diffuso in molti comuni abruzzesi e che prevede la partecipazione di più persone, anche al di fuori del nucleo familiare.

Nella seconda giornata dello screening avviato dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti sono stati registrati altri 5 casi che portano il totale a 71, su poco più di mille abitanti

Questa mattina un’équipe del 118 è tornata nel locale messo a disposizione dal Comune,  per sottoporre a test molecolare altri cittadini che non avevano preso parte alla prima giornata e hanno aderito numerosi all’invito del sindaco Palmerino Fagnilli: fino alle ore 14 erano stati eseguiti 50 tamponi. "Si andrà avanti fino a notte fonda per garantire la possibilità di testarsi al maggior numero di persone, in special modo i lavoratori che rientrano in paese dopo il turno in fabbrica o comunque a fine giornata" fa sapere la Asl. 

Intanto l'allerta è alta a Pizzoferrato. Il sindaco Fagnilli con un'ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole fino al 16 gennaio.

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