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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Questa settimana termina lo stato di emergenza: green pass, quarantena e mascherine, ecco cosa cambia

Verso l'addio alle restrizioni da venerdì 1° aprile


L’Italia verso l’addio alle principali restrizioni per il Covid. Questa settimana, il 31 marzo, termina lo stato di emergenza dopo due anni e con esso si procederà gradualmente all’addio alle restrizioni che hanno accompagnato la quotidianità.

Ecco le principali novità elencate da Today.it su green pass, la quarantena, la scuola, i vaccini e le mascherine.

Green Pass e Super Green Pass

Il Green Pass "normale", quello che si ottiene con un tampone antigenico o molecolare negativo oppure dopo la guarigione, all'aperto dal 1° aprile non servirà più. Nessun controllo nei dehors di bar e ristoranti. Il certificato servirà invece ancora sugli aerei, treni a lunga percorrenza, navi e pullman che si spostano da una regione all'altra. Accesso libero nel trasporto pubblico locale su tram, autobus e metropolitana. Dal 1° maggio non servirà più Green Pass per mangiare nelle mense, per i concorsi pubblici, per i corsi di formazione, per i colloqui con i detenuti e per gli stadi (che dal prossimo weekend tornano finalmente a piena capienza) o per tutti gli altri eventi sportivi all'aperto.

Il Super Green Pass, il certificato rafforzato in mano, oggi come oggi, a chi è guarito da non più di sei mesi e a chi è in regola con le vaccinazioni, fino al 1° maggio servirà per consumare al bar o al ristorante seduti al chiuso, ma non entro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun pass. Il Super Green Pass dal 1 al 30 aprile resterà necessario per andare in palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al chiuso, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi, per le serate in discoteca. Sarà richiesto fino a fine 2022 per entrare in ospedali e Rsa.

Quarantena e mascherine

Non cambia nulla sulle tempistiche di isolamento per i positivi al Covid-19: da venerdì 1° aprile l'unica novità riguarda i cosiddetti contatti stretti di positivi al Covid, che non dovranno più mettersi in quarantena. Senza fare distinzioni tra chi ha fatto una, due, tre o nessuna dose, il decreto prevede che per tutti scatti solo l'auto sorveglianza: ovvero portare per 10 giorni la mascherina Ffp2 al chiuso e anche all'aperto in caso assembramenti. Alla prima comparsa dei sintomi bisogna, comunque, fare il tampone e ripeterlo dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici. Le mascherine restano obbligatorie al chiuso almeno fino al 30 aprile e bisognerà indossare le Ffp2 in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa attività sportiva. 

Obbligo vaccinale e scuola

Per il personale della scuola, militari e forze dell'ordine, l'obbligo vaccinale durerà invece fino al 15 giugno, ma potranno nel frattempo prestare servizio con il Green Pass semplice, ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni, rischiando soltanto la multa da 100 euro. Stesso discorso per gli over 50, che dal 15 giugno potranno tornare al lavorare con il Green Pass base. Per tutti i lavoratori della sanità, compresi quelli delle Rsa, l'obbligo vaccinale è prorogato fino al 31 dicembre. 

Niente più didattica a distanza a scuola fino alla fine dell'anno scolastico, dal 1° aprile: a casa resterà soltanto chi è positivo al Covid e chi ha sintomi respiratori o una temperatura superiore a 37,5°. Positivi e sintomatici potranno però seguire le lezioni da remoto. Tutti i contatti stretti di un positivo, anche se non vaccinati, continueranno in presenza, se i contagi in classe dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà portare la mascherina Ffp2. I professori senza vaccino rientrano a scuola ma non potranno entrare in classe e saranno loro assegnate altre mansioni dai dirigenti scolastici.
 

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