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Coronavirus, in Abruzzo stop ai contagi entro il 7 maggio - LA TABELLA

La "data minima di assenza di nuovi casi di contagio” regione per regione secondo l'Osservatorio nazionale sulla salute

Stop ai contagi da nuovo coronavirus in Abruzzo entro il 7 maggio. La nuova previsione arriva dall'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni e disegna una mappa regione per regione con “la data minima di assenza di nuovi casi di contagio”. Secondo questa previsione, l’Abruzzo sarebbe la settima regione a poter dichiarare lo stop ai contagi, assieme alla Puglia e dopo le isole e il sud che completeranno la discesa a fine aprile. 

Invece le regioni del centro-nord in cui la diffusione del virus è iniziata prima, saranno "verosimilmente" le ultime a liberarsi dalla morsa di Covid-19: in questo quadro Lombardia e Marche uscirebbero dall'emergenza contagi non prima del 27-28 giugno.

Secondo le proiezioni dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane "a uscire per prime dal contagio da Covid-19” sarebbero la Basilicata e l'Umbria, che il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi. Poi ci sarà il Molise (26 aprile), quindi Sardegna (29 aprile) e Sicilia (30 aprile). Il primo maggio sarà la volta di Calabria, il 7 di Abruzzo e Puglia. Il Lazio dovrà probabilmente attendere "almeno il 12 maggio"; Veneto e Piemonte il 21; mentre Emilia Romagna e Toscana non ne usciranno "prima della fine di maggio".

tabella contagi covid 19 italia-2

Secondo gli esperti,

"la fine dell'emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all'epidemia". In questo momento di pianificazione della cosiddetta fase 2, "è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l'evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni", afferma Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell'Osservatorio “per questo l’osservatorio ha effettuato un'analisi con l'obiettivo di individuare non la data esatta - puntualizza - ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l'azzeramento dei nuovi contagi". 

Lo studio si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile. 

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