"La festa di San Rocco tornerà ancora più luminosa": l'auspicio di una giovane roccolana [VIDEO]
Un video realizzato da Michela Capetola, giovane artigiana di Roccamontepiano, racconta l'importanza della tradizioni limitate negli ultimi due anni a causa del Covid
La Festa di San Rocco da due anni a causa del Covid non può essere la stessa. Ad agosto ogni anno a Roccamontepiano si rinnova, infatti, una tradizione fatta di riti: la statua del santo, le campane che suonano a festa, le messe, la brocca di ceramica "datata". Le sfilate in abiti tradizionali con la conca di rame e poi la fiera con migliaia di persone che si riversano per le vie del paese per ottenere la benedizione del santo e usufruire dei poteri taumaturgici della fonte a lui dedicata.
La festa si protrae per diversi giorni trasformando il paese in un luogo brulicante di persone, voci, rumori, fuochi d'artificio, e odori come quelli degli arrosticini o delle porchette esposte lungo la strada principale.
A ricordare tutto questo è il video realizzato dalla giovane artigiana Michela Capetola che ha citato una poesia in dialetto scritta dal sindaco roccolano Adamo Carulli.
Purtroppo per il secondo anno consecutivo non è stato possibile allestire la classica fiera e spettacoli musicali ma le celebrazioni delle messe (una ogni ora) nei giorni 14, 15 e 16 agosto hanno visto tanta partecipazione di fedeli.
Un primo passo verso il ritorno alla normalità.