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Emergenza idrica nel Chietino, sei associazioni protestano: "Vogliamo risposte da Regione, Provincia e Sasi"

Nella lettera inviata alle istituzioni numeri impietosi: "Il 70% dell'acqua va dispersa, nel solo mese di giugno 68 avvisi di interruzione o sospensione del servizio"

“Crisi idrica e climatica: pretendiamo risposte dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Chieti e dalla Sasi”. Sei associazioni ambientaliste, Forum Civico Ecologista, Arci Chieti, Italia Nostra del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese, Gruppo Fratino Vasto, Forum H2O, scrivono ai presidenti della Regione Marco Marsilio, della Provincia Francesco Menna e della Sasi Gianfranco Basterebbe, sul problema della carenza idrica.

“Ci ritroviamo ormai dinanzi agli indiscutibili cambiamenti climatici”, esordiscono le associazioni ambientaliste, “le cui evidenze sono quotidianamente confermate dalla comunità scientifica internazionale, e l'emergenza idrica che sta attraversando l'Italia espone a grandi rischi ambientali, sociali ed economici i territori. Anche il nostro. Certamente la mancanza delle piogge gioca un ruolo fondamentale in questa crisi, ma anche la scarsità di politiche lungimiranti e strategiche ha colpe innegabili. Basti pensare che la rete idrica, costruita a metà del secolo scorso con i finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, non è mai stata ammodernata, ma si è sempre proceduto con piccoli interventi manutentivi o, termine non fu mai più azzeccato, tappabuchi”.

In Abruzzo, secondo i dati Istat, oltre il 50% dell'acqua immessa nella rete idrica viene dispersa, e la provincia di Chieti risulta addirittura essere la peggiore in Italia con oltre il 70% dell'acqua dispersa: 7 litri su 10 non arrivano nelle case delle persone o non vengono conteggiati dai contatori a causa degli allacci abusivi. “Solo nel mese di giugno 2022 (fino al 29 giugno) sono stati emessi dalla Sasi ben 68 avvisi di interruzione o sospensione del servizio idrico”, affermano le associazioni, “68 avvisi in 29 giorni. Eppure, nei principi fondamentali della carta dei servizi della società si legge che “È garantito l’impegno ad erogare un servizio continuo, regolare e senza interruzioni... È perseguito l’obiettivo del progressivo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo”. Vogliamo ricordare e ribadire che, nonostante il servizio idrico venga gestito da una società per azioni, il diritto all'acqua è un diritto garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani! Questa crisi idrica è divenuta ormai la normalità nella nostra regione e nella nostra provincia, e la situazione è diventata ormai insostenibile".

"A questo punto”, concludono gli ambientalisti, “chiediamo al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e al presidente Provincia di Chieti Francesco Menna: quali azioni concrete si intendono porre in essere per affrontare l'ennesima emergenza idrica e quali azioni intendono porre in essere affinché se ne possano prevenire in futuro? Con quali tempistiche? Alla Sasi, inoltre, chiediamo: quali sono le azioni che intende adottare, e con quali tempistiche, per ridurre e contrastare la dispersione di acqua lungo la rete idrica che gestisce?”.

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